

LE PALESTRE
DELLE SCUOLE TORINESI
V I R G I L I O L A S I
Torino può, con leggittimo orgoglio, vantarsi di
essere stata la culla della ginnastica italiana, la
promotrice e la iniziatrice di un movimento che di
mano in mano si è sviluppato ed affermato nelle
altre città della penisola e che ha contribuito vali
damente ad accendere nel cuore e nella mente degli
italiani gli ideali di redenzione e unità nazionale.
Siamo nel 1844.
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piccolo Piemonte è l'asilo
dei patrioti della jH*nisola, faro e guida spirituale
degli italiani. Sta jx»r iniziarsi l'ejHjpea del Risor
gimento.
In questa atmosfera densa di amor patrio e per-
ineata di ideali di libertà e di indipendenza sorge
la Reale Società Ginnastica
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merito del Conte
Ricardi di Xetro, l'fficiale della Scuola Militare del
Valentino e dello svizzero Roberto Obermann, chia
mato dal Governo Piemontese ad insegnare ginna
stica al CorjM> degli Artiglieri e Pontieri di Torino.
Nello stesso anno, su terreno donato dal Comune,
viene costruita ed inaugurata, nel meraviglioso parco
del Valentino, la prima palestra ginnastica d'Italia,
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la quale Angelo Mosso, più tardi, detterà l’epi
grafe a ricordo delle esercitazioni che colà si svol
sero nei primi anni del Risorgimento.
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QUI SORSE LA PALESTRA GINNASTICA
OVE SI AGGUERRIRONO PER I.E IMMINENTI PUGNA
I PRIMI SOLDATI DELLA PATRIA REDENZIONE
Sette anni dopo e cioè nel 1851 il Municipio di
Torino, anticipando la proposta di legge Menabrea
del 1858, istituì l'insegnamento obbligatorio della
ginnastica in tutte le Scuole Elementari superiori e
creò una » Direzione della ginnastica per le scuole
Comunali ■».
Da questa iniziativa scaturì la necessità di do
tare tutti gli edifici scolastici di palestre annesse;
necessità alle quali la Civica Amministrazione prov
vide con encomiabile sollecitudine e con non mai
allentata costanza, attrezzandole tutte secondo le
esigenze del tempo e modificando via via l’arreda
mento secondo le variazioni dei programmi, l’evol
versi delle teorie e degli orientamenti.
All’inizio del iqoo la Città di Torino, per merito
dei suoi Amministratori aveva raggiunto nei con
fronti dille altre consorelle un vero primato, sia
come numero di palestre, che per attrezzatura, e
infine per organizzazione dell’’
'Cimento.
Negli anni successivi la stessa palestra del Va
lentino, completamente rinnovata nelle mura e ne
gli arredi, divenne sede delle esercitazioni estive
degli allievi del R. Istituto di Magistero per l’Edu-
cazione fisica dal quale uscirono educatori e maestri
insigni.
Sulla soglia, una leggiadra statua-raffigurante una
nobile e forte figura di atleta, dell’espressione calma
ed intelligente, sembrava volesse esprimere il giusto
equilibrio della
mens sana in corpore sano.
La prima guerra mondiale passò senza modifi
PUcina dalla Scuola Eiemantare ••Duca dagli Abruzzi '