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Paletti* della Scuola Tecnica Femminile “ M. Laetitia

care in modo sensibile i già considerevoli risultati

raggiunti.

Negli anni seguenti, con l'incremento dell'edi­

lizia scolastica, al numero già cospicuo di palestre

esistenti se ne aggiunsero altre più ampie, più lumi­

nose e, soprattutto, dotate di attrezzatura moderna

e razionale.

Ad iniziativa del Comune fu introdotto l'insegna­

mento obbligatorio del nuoto in tutte le scuole Ele­

mentari; le esercitazioni venivano praticate nelle

piscine dei modernissimi edifìci delle scuole Duca

degli Abruzzi e Duca d’Aosta, nella piscina del ma­

gnifico Stadio Comunale e nella casa ex Balilla di

Piazza Bernini.

La moderaiaaima Paleitra della Scuola di Avviamento “ Giulio

Ma quando passò sulla città il flagello della se­

conda guerra mondiale con le sue tragiche conse­

guenze il notevole patrimonio di scuole e palestre

faticosamente costituito in vari decenni di lavoro e

di opere, subi enormi danni e la ricca dotazione di

attrezzi fu quasi interamente distrutta o dispersa

tanto che nel 1945 si constatò una paurosa carenza

di palestre e la quasi assoluta mancanza di attrez­

zatura.

Bisognava risalire la china, ricostruire gli edi­

fìci crollati sotto la furia distruggitrice, ridare alla

gioventù torinese le sue palestre, i suoi campi di

giuoco, perchè }>otesse anche nel campo dell’eser­

cizio fìsico rinnovare le sue tradizioni e mantenere

il suo primato.

La Civica Amministrazione con slancio e con

tenacia affrontò la soluzione del non facile problema

ed in breve volgere di temjn) provvide alla ricostru­

zione dei locali distrutti e danneggiati con criteri

più razionali e più risjx>ndenti alle nuove esigenze

dell’insegnamento, ampliandoli, abbellendoli e do­

tandoli di attrezzature completamente nuove. Con

lo stesso amore e con la stessa cura furono predi-

sjjosti ed attuati i lavori di ripulitura, di riattazione

e di miglioramento delle vecchie palestre che, pur

essendo sfuggite miracolosamente alla immane deva­

stazione, abbisognavano tuttavia di opere di rior­

dine e di rinnovamento. Oggi quasi tutte le scuole

elementari dispongono di due palestre compieta-

mente attrezzate e complessivamente sono in fun­

zione 128 palestre per la cui attrezzatura il Comune

ha speso oltre 9 milioni di lire nell’esercizio 1951-52

ed ha stanziato altri 3 milioni per l’esercizio

I 95-2~53-

Alle 128 palestre esistenti, numero ragguarde­

vole, ma insufficiente all’aumentata |>o|>olazione

scolastica, si aggiungeranno fra non molto tempo le

palestre della Scuola di Avviamento Pacinotti, delle

Scuole Medie Balbo e V’alfrè, dell’ istituto Tecnico

Q. Sella, della Scuola Elementare Mirafiori e del­

l’istituto Magistrale Regina Margherita.

Questo imponente numero ili locali adibiti all’in­

segnamento dell’ Educazione tìsica, se ricolloca To­

rino al suo posto di avanguardia, st* esprime gli

sforzi compiuti e le realizzazioni conseguite dalla

Civica Amministrazione, dice soprattutto che nel

tem|M) non vi >on<* State soluzioni di continuità, ma

volontà di ascendere e di migliorare.

Il

cammino percorso «lui lontano 1844 ad oggi

dimostra quanto Torino abbia fatto per la sanità

tìsica e morale dei suoi giovani e quali cure assidue

abbia dedicato ai raggiungimento di questo fine.