

EFFEMERIDI PIEMONTESI
PER IL MESE DI GIUGNO
di DAV IDE G IOVANN I CRAVERO
Il mese di giugno era, nell'antichità pagana, sacro
a Giunone, regina e madre degli Dei, protettrice dei
matrimoni e quindi delle donne, le quali ad essa
rivolgevano preghiere, sicure di ottenere una intran
sigente tutela dei loro diritti. Infatti questa Dea
quando si trattava dei proprii diritti di moglie nei
confronti del sommo Giove suo consorte, non era
per nulla disposta a scherzare. Osiamo però rac
comandare alle persone di sesso maschile, che per le
ragioni poc'anzi esposte si sentissero legati di parti
colare solidarietà con lo scettrato tìglio di Crono, ad
andar alquanto cauti negli entusiasmi ricordando che
tale eccelso iddio è insignito dell’attributo di « Pluvio »
e che nel mese- di giugno la pioggia, nei giorni di
S. Medardo (8), S. Barnaba ( 11), e S. Giovanni (24),
significa acqua a catinelle per parecchi giorni conse
cutivi ed irrimediabile perdita del raccolto dell’uva
bianca e delle noci.
Alle persone di ambo i sessi facilmente impressio
nabili auguriamo poi di gran cuore che mai esse
abbiano a vedere quell’anno in cui la festa del Corpus
Domini verrà a cadere nel giorno di S. Giovanni,
poiché in quell’anno accadranno cose sempiicemente
terrificanti. Almeno secondo una profezia di santa
Brigida che nel nostro dialetto suona così: « Trist
còl an se Domine ciapa Giòan ».
Non ci resta che fare i debiti scongiuri e sperare
che anche i santi qualche volta si sbaglino!
2. -La prima effemeride di giugno la consacriamo
ai contribuenti! Sappiano essi che il 2 giugno 1648
Cristina di Francia, duchessa Reggente di Savoia,
emanava un editto col quale venivano esentati dalle
tasse quei sudditi del Ducato che avessero prolificato
per ben dodici volte. Da quell’epoca si introdusse
nelle famiglie l’uso di imporre il nome di Franchino
al dodicesimo rampollo.
La seconda ricorrenza del mese può essere celebrata
da un numero di persone più folto assai di quando
non risulti dalle cartelle mediche: il 2 giugno 1728
Vittorio Amedeo II, ordinava per lettere petenti che
si costruisse nella nostra città un ospedale per i pazzi
diretto dalla Confraternita del Santo Sudario.
3. - Il 3 giugno 1853 si spegne a Torino all’età
di 64 anni il conte Cesare Balbo, patriota insigne,
capo del primo Ministero Costituzionale del Regno
di Sardegna.
4. - Il 4 giugno del 1859 le armi piemontesi otten
gono una vittoriosa affermazione su quelle austriache
presso Magenta.
Nel 1863 viene inaugurato dalla Giunta Munici
pale di Torino il Museo
ella sua primitiva
sede di via Gaudenzio Ferrari.
5. - Il 5 giugno 1873 muore Urbano Rattazzi,
eminente uomo politico alessandrino, una delle più
nobili figure dei nostro Risorgimento.
6. - Il 6 giugno ricorre l’anniversario, ben cinque
volte secolare del Miracolo del Corpus Domini avve
nuto per l’appunto a Torino nel 1453. La solennità
(« I di dèi Miracòl » la chiamavano i nostri vecchi)
veniva celebrata sino al 1848, con pompa eccezio
nale, con l’intervento cioè alla processione dei Cava
lieri dell’Annunziata, dei magistrati in toga, dei Corpi
scientifici, del Corpo Decurionale, del Vicario.
Il 6 giugno 1861, si spegneva, poco più che cin
quantenne, alle ore 6 antimeridiane, Camillo di
Cavour.
7. - Due eventi luttuosi, succedutisi a dodici anni
di distanza devono essere ricordati il 7 giugno: nel
1843 la morte, a Torino, dellarchitetto Ferdinando
Bonsignore, nato nel 1760, che nel 1818 tracciò i
disegni della chiesa della Gran Madre di Dio; nel
1855, la morte a Bahaclava, in Crimea, del generale
Alessandro La Marmora, stroncato dalla febbre gialla,
mentre comandava il Corpo di Spedizione piemontese.
9- - Il 9 giugno dell’anno 1642 alla presenza della
Duchessa Reggente di Savoia Cristina di Francia,
viene soiennemente collocata la prima pietra della
chiesa di S. Teresa, in Torino, il cui progetto sembra
possa con sicurezza attribuirsi all'architetto Andrea
Costaputa. In questa chiesa vennero tumulate le
spoglie della Reggente.
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