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l.i più inegin pitture parmensi indicate agli amatori delle

belle arti. ■

1 voi. in t grande reale,

1809

.

59

tavole

in rame.

Fregiatissima edizione tirata in sole

60

copie che, seb­

bene rechi il millesimo

1809

, tuttavia fu portata a compi­

mento solo nel

1816

dalla vedova.

Les aientures de Telemaque

(di Fenelon). -

2

voli, in f'.

1812

. Tiratura di soli

125

esemplari.

P. il primo dei classici francesi ordinati dal Re delle

Due Sicilie Gioachino Napoleone. Il Bodoni lo disse il pro­

prio capolavoro. Edizione di molto pregio.

Theatre compiei de Jean Racttie. -

voli, in f ",

1813

.

Bellissima perfetta edizione correttissima nel testo e

stampata nella tipografia privata del Bodoni, anch'essa per

ordine del Re delle Due Sicilie.

11 grande tipografo mori prima che fosse terminata la

tiratura dell'ultimo volume. Alla enumerazione dei più signi­

ficativi « pezzi » appartenenti alla raccolta bodoniana della

Biblioteca Civica sembra opportuno aggiungere il famoso

Mancale Tipografico

(2

voli, in

4

imperiale) del

1818

.

Nel primo volume sono presentate le serie dei caratteri

latini, nel secondo quello dei caratteri greci ed altri esotici,

fregi e segni diversi, saggi di impressione di musica profana

e di musica gregoriana.

Libro tipograficamente importantissimo che riassume,

più dettagliatamente, tutti i precedenti

Saggi

o

Manuali

di

caratteri, fjtto terminare dalla vedova da Luigi Orsi che

dirigeva allora la Stamperia Ducale di Farina.

# * *

Il breve elenco delle edizioni che. fra le molte possedute

dalla « Civica ». hanno maggiore spicco, è di per se stesso

bastante per dimostrare il grande pregio del fondo bodo­

niano. Tuttavia tornerà utile aggiungere qualche notizia

sulla sua consistenza materiale.

A questo scopo è stato compiuto lo spoglio della biblio­

grafia del Br<x>ks e di quella del G iani (per le opere uscite

dalla tipografia privata del Bodoni), al fine di accertare

quante delle edizioni enumerate sono comprese nella rac­

colta della Biblioteca Civica. Giampiero Giani nella pre­

messa al suo «

Catalogo delle autentiche edizioni bodo­

niane

» dice che il Brooks « forse avrebbe dovuto intestare

cosi il suo libro: "Compendiosa bibliografia della produ­

zione tipografica eseguita nel R. Palazzo Parmense dal

1768

al

1834

", ed in tal senso certo è opera abbastanza completa

anche se imperfetta in alcune voci o mancante di altre ».

Infatti il Brooks ha elencata tutta la produzione tipo­

grafica comprendendovi le diverse edizioni e le ristampe-

delie stesse opere, i fogli volanti, gli avvisi commerciali, gli

stampati per uso di ufficio (p. e. passaporti), di modo che

fino all'anno

1813

(morte di Bodoni) i numeri del catalogo

sono

1147

. Ma in verità molto sarebbe da scartare per sta­

bilire con esattezza il valore della produzione tipografica che

forma il monumento artistico del Bodoni.

Comunque, fermandoci alle cifre, si hanno i seguenti

dati riferentisi alla raccolta della «C iv ica»: l’inventario to­

pografico registra

806

numeri; di questi,

103

risultano vo­

lumi doppi; rimangono cosi n.

7

(H opere delle quali ben

31

non descritte nel catalogo del Bnxiks.

I

fogli volanti sono:

122

registrati dal Brixiks e

17

non

registrati: totale

139

. Pertanto la consistenza totale della

raccolta è di

842

unità.

Delle opere stampate nella tipografia privata del Bodoni

ed elencate dal Giani, sono possedute

180

su

216

numeri.

Bastano questi dati numerici per poter asserire che la

raccolta bodoniana della Biblioteca Civica di Torino è fra

le più importanti d’Europa.

Italianissima fu l'opera ' 1 n ' m i — afferma Pietro

Barbera, — egli sollevò I ati. .... ma al disopra di quella

degli altri Paesi, e al tempo che in Italia era tutto francese,

dette il vero insuperabile mtxlello del libro italiano.

Lo afferma il Bodoni stesso, quando scrive: « E stato

soprattutto l’amore che io porto al nome Italiano e all ltalia,

a cui mi compiaccio e reco ad onore di appartenere, e la

lusinghiera speranza in cui sono che da queste mie fatiche

possa venire qualche gloria di più a questa bella regione

d'Europa, che la prima emerse dalle tenebre dell’ignoranza,

che la prima sali in breve tempo al più alto grado di cele­

brità e di splendore nelle arti, nelle lettere e nelle scienze

di cui fu sempre madre ed altrice ».

Medaglia dottore decretata in occasione della acclamazione a " cittadino parmigiano ” iMoft.

I I