

la loro destinazione. Ksse s'influenzano a profitto
l una dell'altra seguendo le epoche. ma senza nessu
na ragione di escludervi. K non \i sarebbe nulla di
più sospetto per noi che una tavola nella quale il toc
co fosse scomparso. Un maestro come Bosio è inna
morato del mondo e della vita. Appena egli eblx*
scelto la tavola per esprimersi, l'invenzione sensibile
sta nel tocco, nella scrittura, nella tecnica altrettanto
carne nella conce/ime d'una architettura decorativa
ripartita su piani. prospettive. ritmi, volumi, arabe
scili. Il soggetto rimane. Per Bosio è tanto legato alla
Mia
passione per la natura, quanto alla sua espres
sione pi
m ì c i
ad all'atmosfera. c msiderata questa
una materia legata essa stessa alla pennellata. Ma
Bosio
poh
Mcritìc.i alla visione moderna che relega
l'impressionismo allargandosi nel decorativo e nel
l'astratto. Kgli non cesj-a dessi re in stretto ed intenso
contatto con la realtà, vera d'esser bella e bella d ’es
ser vera. Queste imprigioni ci vengono ammirando
i bei paesaggi di Bosio. Ricordiamo 1 vecchio jx>r
io di Savona nel quale dormono, in una calma III
minosa. velieri malinconici. Il col ire è abbagliante,
la pittura è larga, il tutto in una vertigine itmo
sferica.
Nell’atto di dipingere l'artista prende possesso,
sia
del contorno come del soggetto. In ciò \'è della
ebbrezza e del turbamento. Se il pittore è
toc.att dal
soffio
divino, egli può facilmente panare l istante
fuggitivo e la effimera ebbrezza nel piano dell’eter
mtà. F* ciò che fa Bosio. Ma più la sil i arte è pie
ila d’apparenza ed in profondità, più aderisce al
mondo ed è naturalmente transposta dalla sua sensi
bilità. dalla sua aspirazione all’unità architettonica,
all'astrazione ed alla solidità. In effetti quest’arte fu
gace è d’una rara consistenza. (ìli impressionisti sem
brano essersi smarriti nell’ebbrezza dell’istante. Bo
sio l’ha subita, ma non s’è smarrito. Kgli porta questa
ebbrezza all'eternità. Il fatto si è che una preoccupa
/.ione di plastica e di architettura risiede in questo
grande maestro che ha preso all'impressionismo le
sue seducenti qualità, ma aggiungendovi ii meglio di
\e stesso. La violenza che sembra testimoniare la
jHitenza del paesaggista non è che un soffio di libertà.
Noi diciamo che il barocco è di carattere anali
tico. Vi sono delle cose osservate e pensate che si scri
vono. Ve ne sono altre che si dipingono. Non sono
mai le stesse. Quest’osservazione non esclude il fon
do comune in cui certi spiriti amano ritemprarsi ed
elevarsi. F sovente la coscienza li porta sin là. Fra
tutti gli uomini, l'artista, se è della razza e della clas
se
di Bosio. è quello che aspira con maggior lirismo
a \ i\ere tutta la \ita nella sua intensità. La sua opera
è una preghiera alla vita, e una preghiera fervente!
In Bosio il dono della sua arte sembra compendiato
da tutte le epoche dell'umanità. Creatura che si crea
essa stessa, questo grande modesto sogna di avvici
Porto vecchio di Savona.
narsi alla divinità creatrice attraverso l’insieme della
sua opera. Questa conquista sottomessa, tentata di
spirito divino.
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può es
acquisita, nè sma
terializzata. Non soltanto issa è per Bosio uni con
quista dalla nascita alla morte, ma una incessante
conquista in ogni opera che egli intraprende e chi
lo porta talvolta altrove o più lontano di dove voleva
andare. L ’arte non
è
un albergo dove ci si sofferma
j k t
riposare, bevendo e fumando, ma
è
una perpetua
ascesa, è una catena che spingerebbe nel corpo del
l’artista stesso una strada senza fine e senza rifugio
in vista!
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