

L'ANTICAMERA DI SESTRIERE "
P R A G E L A T O
I N VAL C H I S O N E
di P A O L O T O S E L
.
Pragelato (alt. m. 152-4) è un rinomato centro
della Val Chisone che dista Ì4 chilometri da Pine-
rolo e I I chilometri Jal colledi Sestriere (m. 2035),
è anzi il centro turistico più importante di tutto il
Pinerolesc dopo quello, modernissimo, che ha preso
nome dalla « Petra sistrar a » e di cui può consi
derarsi la degna anticamera.
Quello che un tempo chiamavasi « Pratagelata » o
« Pratogelada » si adagia in un ampio e pianeggiante
bacino, tra bei prati smaltati da infin te varietà di
fiori, tra campi ben coltivati ed ombrose pinete che
dall'alto dei monti circostanti stendono a lambire il
torrente. Il clima saluberrimo, la temperatura sempre
tresca, anche nel colmo dell’estate, le pure e cristal
line acque sorgive richiamano in questa località un
gran numero di villeggianti che sono ospitati nei
numerosi e ben attrezzati albergh , nelle molteplici
pensioni e nelle ville civettuole che le danno un tono
di distinzione e signorilità.
Il Comune di Pragelato è costituito da una ventina
di frazioni, alcune delle quali affacciate sulla strada
statale n. 23 del Colle di Sestriere (la strad-i Napo
leonica del secolo scorso), altre invece abbarbicate
sulle circostanti pendici. Fra le prime si annoverano
Sonchères Basses, il capoluogo Ruà, Sonchères Hautes,
Granges, Traverse e Due. Fra le frazioni che sorgono
sui due versanti della valle si ricordano Chezal
(m. 1901), Grand Puy (m. 1831), Lavai (m. 1704),
Pian (m. 15N2), Kez (m. 1829), Villardamont
(m. 1741) ed Allevé (m. 1790). In quest’ultimo
eremitaggio l'industrioso vali giano Battista Matheoud
compone con innato buon gusto multicolori fiori n
legno, imitando alla perfezione quelli veri, fiori che
sono assai r cercati anche a Torino.
Il capoluogo Ruà ha una beiia chiesa parrocchiale
(ded'eata aH'A^unzione di M. V.) fatta costruire dal
Re Luigi X IV negli anni 1686-1688. Vi sono pre
gevoli l’icona dell’altar maggiore con pittura del
Du Four ( 1700) e quelle dei due altari laterali dipinte
da Alessandro Vacca, oltre al tabernacolo scolpito nel
l'alt, re di S. Francesco di Sales.
In quest'alpestre e ridente località si conservano
tuttora antichi usi e vecchie tradizioni, specialmente
nuziali e funerarie, e le do""'- Sdossano quotidiana
mente i caratteristici costumi, vistosi grembiali sul
l'ampia gonna di lana scura e pieghettata, multicolori
fazzolettoni sull'attillato corsetto, mentre il copri
capo ha la forma di un ventaglio fissato da nastri
per difendere la capigliatura dal vento. Le prosperose
valligiane si adornano poi con croci, spilli ed orec
chini d’oro che sono un patrimoni familiare tra
mandato di generazione in generazione.
A Pragelato è notevole una casa con vecchie pit-