Table of Contents Table of Contents
Previous Page  460 / 869 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 460 / 869 Next Page
Page Background

incontra i leoni, le tigri. gli elefanti, v iene, ma

incontra pure, durante il

m io

passeggio, nr.i lede

rico Sclopis. ora Giovanni Battila Cassinis. ora il

generale De Sunna/. (Quest'ultimo per l i sua ubica

/ione, come abbiamo detto, assai più diserà/'ifa ile

gli altri, viene in quelle circostanze usato come base

di apporlo per travi, oppure come pilastro i cui

vengono attorcigliati

1

grossi cordami che sorreg

gono i vasti attendamenti adibiti a scuderie. Un gra

dino del suo piedestallo venne largamente traimi

mato

non dalle bombe dei bombardamenti aerei

ma da un pesanti- blocco di metallo lasciatovi ca

dere sopra da uno sbadato inserviente. Ohi rimane

fuori della mischia è Angelo Brorferio. il quale es

sellilo situato nella parte nord del Giardino, resta in

posizione privilegiata poiché da quella oarte. gene

Talmente, viene eretta la facciata per gli ingressi del

pubblico agli spettacoli del circo e allo z/x>.

Chiudo la serie ili questi trasferimenti di nm

minienti cittadini rievocando le avventure occor­

se al busto dell'ingegnere Alissandru Burella

e particolarmente al suo naso. Detto busto era

ili marmo ed aveva sede, parecchi anni fa.

in un piccolo viale che era stato ricavato da

1111

residuo di una alberata costeggiarne, un tem

po. l'antica Cittadella di Torino e precisamente

nella stessa località ove ora sorge il Palazzo della

Azienda Elettrica Municipale. (Quel vialetto segnava

in certo qual modo una continuità tra il Giardino

Lamarmora ed il (ìiardino della Cittadella. Il busto

di marmo dell'ingegnere Burella era diventato «1 ber­

saglio dei monelli; che prendendo di mira <1 naso

con

sassi,

glielo frantumavano: così i connotati del­

l'illustre ingegnere apparivano miseramente detur­

pati per la mancali/ • dell'organo periferico dell odo­

rato. (Quante volte il Municipio ne abbia provveduto

la sostituzione non è a dirsi! Il naso sostituito aveva

sempre breve durata, perciò s’era deciso di fissarlo

con un chiodo a vite per renderlo più resistente ai

sassi ilei monelli; nu neppure quella trovata riuscì

a render vano il consueto vandalismo; spesso sul viso

del Burella in luogo del naso spuntava fuori

i'

gros­

so chiodo, il che provocava la più vivi ilarità nei

passanti. Finalmente, quando fu eliminato il vialetto

per la costruzione del palazzzo deH'A/.iendi F.let

trica Municipale, anche il busto dell'ingegnere Ales­

sandro Burella

fuso in bronzo e quindi non più

suscettibile d'essere mutilato dalle implacabili sas­

sate dei monelli

trovò la sua nuova destinazione

nel (ìiardino di via (Quattro Marzo, ove si trovi

attualmente, in compagnia di (ì. B. Bottero e di

Casimiro Teja.

2 2