

incontra i leoni, le tigri. gli elefanti, v iene, ma
incontra pure, durante il
m io
passeggio, nr.i lede
rico Sclopis. ora Giovanni Battila Cassinis. ora il
generale De Sunna/. (Quest'ultimo per l i sua ubica
/ione, come abbiamo detto, assai più diserà/'ifa ile
gli altri, viene in quelle circostanze usato come base
di apporlo per travi, oppure come pilastro i cui
vengono attorcigliati
1
grossi cordami che sorreg
gono i vasti attendamenti adibiti a scuderie. Un gra
dino del suo piedestallo venne largamente traimi
mato
non dalle bombe dei bombardamenti aerei
ma da un pesanti- blocco di metallo lasciatovi ca
dere sopra da uno sbadato inserviente. Ohi rimane
fuori della mischia è Angelo Brorferio. il quale es
sellilo situato nella parte nord del Giardino, resta in
posizione privilegiata poiché da quella oarte. gene
Talmente, viene eretta la facciata per gli ingressi del
pubblico agli spettacoli del circo e allo z/x>.
Chiudo la serie ili questi trasferimenti di nm
minienti cittadini rievocando le avventure occor
se al busto dell'ingegnere Alissandru Burella
e particolarmente al suo naso. Detto busto era
ili marmo ed aveva sede, parecchi anni fa.
in un piccolo viale che era stato ricavato da
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residuo di una alberata costeggiarne, un tem
po. l'antica Cittadella di Torino e precisamente
nella stessa località ove ora sorge il Palazzo della
Azienda Elettrica Municipale. (Quel vialetto segnava
in certo qual modo una continuità tra il Giardino
Lamarmora ed il (ìiardino della Cittadella. Il busto
di marmo dell'ingegnere Burella era diventato «1 ber
saglio dei monelli; che prendendo di mira <1 naso
con
sassi,
glielo frantumavano: così i connotati del
l'illustre ingegnere apparivano miseramente detur
pati per la mancali/ • dell'organo periferico dell odo
rato. (Quante volte il Municipio ne abbia provveduto
la sostituzione non è a dirsi! Il naso sostituito aveva
sempre breve durata, perciò s’era deciso di fissarlo
con un chiodo a vite per renderlo più resistente ai
sassi ilei monelli; nu neppure quella trovata riuscì
a render vano il consueto vandalismo; spesso sul viso
del Burella in luogo del naso spuntava fuori
i'
gros
so chiodo, il che provocava la più vivi ilarità nei
passanti. Finalmente, quando fu eliminato il vialetto
per la costruzione del palazzzo deH'A/.iendi F.let
trica Municipale, anche il busto dell'ingegnere Ales
sandro Burella
fuso in bronzo e quindi non più
suscettibile d'essere mutilato dalle implacabili sas
sate dei monelli
trovò la sua nuova destinazione
nel (ìiardino di via (Quattro Marzo, ove si trovi
attualmente, in compagnia di (ì. B. Bottero e di
Casimiro Teja.
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