

G IUSEPPE BOS IO, p i t t o r e
EMI LE S C H A I B KOC H
Traduzione di PAO LO TO S E L
I..i nostra filosofia iniim.i. clic sovente è lo sellili-
ilersi o la fine ilei nostri sogni. l'osservazione dell
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\it.i clic sboccia in quello clic Paul Yalery chi ima
il poema visuale ••. i nostri fervori e l'energia
montante (il molto è di Octavc Mirbeau) che sono
nel contempo le .ordenti del pensiero e quelle del
l'arte di dipintele, arrivano a sovraccaricare la prò
du/ione degli artisti al punto che l’ordine dell’ope
ra sparisce sotto gli elementi ilecorativi.
K* allora che ogni artista coscienzioso abbandona
la corrente, riprende il controllo di se stesso, si rac
coglie
jkt
ritrovare la sua chiaroveggenza e ci pone
nel nostro secolo caratterizzando il secolo stesso. La
storia d una civiltà è la documentazione d’una evo
luzione che porta I .irte al periplo seguente: dall'ar
caico al classico e dal classico al barocco. Kil una
volta terminato, il periplo riconvncia. Il critico, lo
storico non devono preferire tale maniera, tale scuola
o tali altri procedimenti per la semplice ragione che
non si saprebbe dire dove i risultati sono migliori. Il
destino della pittura sembra essere quello di distrug
gere tutte le scuole e tutti i sistemi. Vi sono ovun
que lavori d'arte, vi sono lavori non classificabili eil
altresì opere scadenti che si possono classifica’ -.
IXlle opere senza pregio artistico, quelle arcaiche
sono barbare, quelle classiche non sono che falsa
accademia e quelle barocche segnano la decadenza.
Attualmente ci dibattiamo nelle libertà senza fine,
in una pittura sovente arcibarocca, auspicando un'ar
te nuova la quale, evidentemente, non può essere che
arcaica o piuttosto che non può esprimere un nuovo
arcaismo. Soltanto il possente dinamismo e lo spi
rito di un ordine nuovo ci consoleranno dell'attuale
confusione.
K questo è così vero che il gusto dei giovani arti
sti tende verso tutte le forme d'arte arcaica o primi
tiva che la storia dell’arte ha segnalato. Tali ricerche
sono
quelle adatte a portarci in un nuovo arcaismo,
ad assicurarci quindi un nuovo classicismo che sfo
cerà nel barocco?
Questa non è la nostra opinione. Innanzi tutto
non crediamo che la pittura, nè i modi di dipingere
M
y
Autoritratto -
1952
.
sempre più individualizzati, si possano limitare fra
due millesimi, e poi perchè è piuttosto questione di
semplificare, di chiarificare tutte le visioni d’un rea
lismo perverso, anziché di ricominciare in una civil
tà evoluta un'arte che fu una delle prime testimo
nianze di questa civiltà.
Il barocco si risolve in una perpetua tendenza
all’analisi. Infine, tutto sommato, malgrado gli sforzi
di rinnovamento dei giovani, la nostra epoca è ricca
di bellezze, di ammirevoli talenti, di opere che resi
stono, in un ambiente instabile e in un clima pessi
mista. ai disordini inevitabili creati dalla confluenza
d’un mondo che sparisce e d’un altro che nasce. Ed
ecco l’esempio di Giuseppe Bosio. la cui arte si eser
cita a Torino ed al quale consacriamo questo studio.
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