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PERCORSO DELL* "STRADA BIANCA'

PARCOliRS DC U "ROl'TE BUSCHE

TRANCE

U VACHETTE'I

BRlAJiJON

r. Cfc— U W l I

*•><£.• A:• •

MOSTGESEVKE

[CLAVI ERE

ITALIA

La « Strada Bianca » tu ideata e percorsa da Lillo

Co lli nel febbraio del

19

.S-.

Vo lle chiamarla strada e

non itinerario come l’avrebbe definita uno sciatore,

poiché allaccia le due capitali dello sport invernale

nelle C o z ie : U lz io e B rian zo li; poi, su questo facile

percorso la cui lunghezza è sminuita dagli impianti

che allacciano le vette, imm agina uno sprone al sogno

della Federazione Europea nell’incontro degli appas­

sionati di Francia e Italia, suscitato da quella solidarietà

che s’alimenta nel godim en to della bellezza offerta

dall’ A lp c in comune a co lo ro che partisce.

Dette quindi alle stampe un foglietto o v e si illustra

questo « percorso di sogno » e l’intestò col Delfino

— simbolo del D elfina to — cui contrappose un E le­

fantino ritto sui picchi di una algida cresta. L ’ Ele­

fante si connette alla strada e all’idea poiché, C o lli

afferma e convalida con dovizia di testi antichi e re­

centi, fu proprio valicando le C o z ie in cotesta regione

— e non il P iccolo S. Bernardo secondo l’insistere di

alcuni dotti — chc queste contrade di Italia e Francia

furono congiunte la prima volta da Annibaie. Ch i si

interessi di sim ili argom en ti e deH’etiinologia locale,

potrà cogliere l’cxrcasionc di una gita nella splendida

conca chc s’apre protetta dall’ondulata dorsale dei

Monti della Luna, per incontrarvi C o lli al G ran Pace

e profondare nel remoto limite della protostoria che

i testi rivelano con radicali barbarici assunti nel latino

arcaico dei nom i imposti dai R om an i a designare i

prim i presidi stabiliti nella Valle.

A llo sportivo interessa chc l’idea di C o lli ha avu to

seguito c, dopo una prima traversata compiuta da

maestri e guide, una Azienda torinese ha favorito la

bella iniziativa organizzando corriere festive chc depo­

sitavano gli sciatori a Salice di U lzio e li riprendevano

al M ong in cv ro : c iò avvenne nel marzo 1952.

A parte ogni considerazione trascendente, la « Strada

B ianca» offre allo sportivo la concreta possibilità di

compiere agevolmente in un st

tre lunghe

discese (in totale 5000 m . di dislivcllo) e una breve

gita per uno sviluppo di oltre cinquanta chilometri

in una regione vastissima, ricca di rifug i e alberghi c

sovrattutto ridente d ’ una bellezza chc ogni suo tratto

rinnova: la traversata non teme confronti con quelle

più rinomate dell’ A lto A d ig e c o ffre l’estro di rom ­

pere il circolo vizioso imposto dal consueto m odo di

usare i comodi impianti di salita, creati per ripiom ­

bare sulla base onde la montagna si fa palestra

sportiva.