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Tuttavia, sbaragliata la 5' divisione, la riserva,

minacciata d'aggiramento, sotto la pressione della

brigata P iret del V corpo sgombrò le posizioni

occupate: erano le 15,30 circa. Ma, prima che le

batterie avessero ripassato la s tre tta , il nemico

s era tan to appressato, che il col. Bonelli si vide

costretto a richiamare indietro la sez. Cerioli, la

quale però con pochi tiri a m itraglia costrinse gli

assalitori a fermarsi e coprirsi. E cosi la ritira ta

su Valeggio potè proseguire ind istu rba ta : il ne­

mico anzi non tentò nemmeno l'inseguimento.

« A N di Valeggio si stende un gran parco,

« dipendente da un'antica e splendida villa dei

« conti Maffei di Verona: è di forma rettango-

« lare » e misura « 7-800 metri nel senso S-N.

« lungo la strada Valeggio-Castelnuovo. e 340 me-

« t r i circa nel senso E-W, cioè t r a la strada ora

« de tta e il Mincio. Un alto muraglione lo cinge

« t u t t ’intorno, nè v’è apertura, per la quale si

« possa entrarvi, se non dal lato del villaggio, cioè

« da S. La parte orientale è in piano; l’occidentale

« comprende il pendio e la maggior parte della

« sommità pianeggiante di quelle alture, che quivi

« fanno d irupata sponda al Mincio. Quel lembo

« di pianoro, che separa il muro occidentale del

« parco dal ciglione del dirupo, non ha più di 150

« metri di larghezza a paro del muro di testa (N)

« e poi si restringe tanto, che in qualche punto

« lascia appena lo spazio occorrente per una

< stradicciola «mal carreggiabile, che corre lungo

« il detto muro *. Un’a ltra « ripida » stradicciola

« ascende rasente il muro di te s ta », una terza,

« migliore, conduce più innanzi dalla strada di

« Castelnuovo sulle alture, che si distendono a

« N-W della testa del parco, dominando la cam-

< pagna fino a M. Magri no, M. Vento e le alture

<minori, che attorniano il casolare di Fornelli.

< Il ciglio di quell'alto ripiano offre un’ottima

« posizione all’artiglieria per difendere gli ap-

« procci di Valeggio contro nemico proveniente

« da Salionze. da Oliosi e da S. Lucia del Tione.

<Quivi in fa tti il magg. del genio Luigi Gara-

« vaglia », addetto al comando del I corpo d’a r­

mata, aveva iniziato la costruzione di < uno spai-

« leggiamento il giorno prima, coll’intenzione di

c costruirvi un’opera per artig lieria e fan teria ;

« ma, avendo avuto ordine di sospendere tu tti i

< lavori incominciati la sera dello stesso giorno

<

23

,

aveva dovuto lasciare appena abbozzato quel

€ riparo » (

12

).

Il Bonelli, perfettamente conscio

della grande importanza strategica di Valeggio tan ­

to nella difensiva quanto nell’offensiva e della note­

vole importanza ta ttica della posizione ora de•

12*

Delle vicende del primo corpo d’armata durante

il primo periodo della campagna del 1866

pel Magg

C Cossi. Milano. Tip. della Perseveranza. 1887. pp. 144-

149

scritta , non tardò a diramare gli ordini per tenerla

ad oltranza. Su quel ciglio s'eran già posti in

ba tteria 3 pezzi della 1* divisione e quivi si schie­

rarono a ltri 14 pezzi della riserva, e cioè la ba t­

teria Tavallino, 2 sez. della ba tteria Boselli ed

a ltre ttan te della ba tteria Burdese. Gli avanzi della

1

* div. e della riserva, forse

1000

uomini in tu tto ,

agli ordini del col. Giuseppe Dezza, ma rinforzati

dal II btg. del 44 , comandato dal magg. Giuseppe

Bandi, presero posizione sul ciglio delle alture,

un poco più in basso, a destra e a sinistra del­

l'artiglieria, e all’estrema sinistra dell’intero schie­

ramento, alla Barozina, il nucleo superstite del

IV btg. del 20, agli ordini del magg. Giovanni

Cecconi. Una sez. della ba tteria Charmet della

5' div. fu fermata dal Bonelli e posta in ba tteria

sulla strada di Castelnuovo, a paro della testa

del parco; la cavalleria si schierò nei campi a E

della strada, senza appoggio sulla destra. E, poi­

ché altri

8

pezzi della riserva avevano proseguito

sino a Valeggio, il Bonelli « mandò in traccia di

« essi e contemporaneamente fece prevenire i co-

« mandanti delle batterie appartenenti alla 1' e 5'

« div. di tenersi pronti ad occupare al primo

« cenno quelle posizioni, che egli avrebbe in se-

« guito loro additato. Il parco generale del I corpo,

« a mezza strada da Volta, poteva somministrare

« munizioni a dovizia, nè queste pure mancavano

« al momento, poiché erano presenti varie co-

« lonne di munizioni, e gli uffip'#>1’ '"'•aricati sta-

« vano in moto per provvedere a quanto occcor-

« reva » (13).

Alle osservazioni di qualche ufficiale di sta to

maggiore « che forse tu tta quell’artiglieria am-

« massata su quel greppo così ristre tto , tr a il

« muraglione e il dirupo, senz’a ltra via di ritira ta

« che il mediocris

8

Ìmo viottolo lungo il lato occi-

« dentale del parco, era soverchia e molto a rri-

« schiata e che 4 o

6

pezzi soli avrebbero potuto

« bastare in quel luogo, tanto più che non si aveva

« la certezza che Valeggio » stesse « per essere

« difesa così fortemente, come la sua grande im-

< portanza lo richiedeva, il Bonelli rispondeva di

« non poter immaginare posizione più favorevole

« di quella per la sua artiglieria, che, riun ita

« così a massa, avrebbe potuto da sola tra ttenere

« il nemico e dargli assai da fare; del resto quel

« viottolo » gli bastava « per la ritira ta e, quando

< pure avesse dovuto lasciare qualche pezzo nelle

<mani del nemico », non avrebbe considerato

c tale perdita come troppo grave ». se gli fosse

riuscito <di farla prima scontare a caro prezzo

« al nemico stesso. Questo fu il senso delle parole,

< che il prode colonnello proferì con voce affio-

« chita dal gran gridare, ma con accento ener-

•13' C

hiau

*. op. eli., pp. 353-354.

I I