

L'anfiteatro morenico del Garda.
gico e con fermo viso; cosi che destò l’ammira
zione di tu tti coloro, che lo videro e lo udirono.
La fanteria non era, a dir il vero, in condizioni
tali da potersene ripromettere un’ostinata resi
stenza. con la gran tentazione di quel vicino
dirupo verso il Mincio, che aveva l’aspetto di
un sicuro riparo, e di quel ponte non lontano,
che doveva sembrare a molti l'unica via di sal
vezza. La cavalleria era troppo esposta al fuo
co » e all’aggiramento « del nemico e non avreb
be potuto rimanere a lungo in quella posizione.
Ma pure, considerando che Valeggio non può
difendersi, senza tenere quelle alture alla testa
del parco, che il credere quella forte posizione
occupata da nostre truppe e difesa da tan ta
artiglieria doveva far credere al nemico » che
si fosse « ancora in grado di contrastargli seria-
« mente il possesso di quello sbocco, fargli spen-
» dere tempo in nuovi preparativi d ’attacco e
« indurlo a riflettere se veramente gli convenisse
« ten tare l’assalto di Valeggio in quello stesso
« giorno, e che la speranza del prossimo arrivo
« di truppe fresche non era infondata », fa d ’uopo
« riconoscere che l'occupazione della posizione »
in parola « era ottimo partito nelle circostanze di
< quel momento e che le convinzioni del Bonelli
« erano perfettamente consentanee » alla situa
zione e « alle buone regole della ta ttica. I fatti,
« a mio avviso, lo dimostrarono. Il nemico », che,
come ho detto, non aveva inseguito le truppe
retrocedenti da M. Vento con le baionette alle
reni, verso le 16 « si mostrò sulle alture
abban-
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