Table of Contents Table of Contents
Previous Page  668 / 869 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 668 / 869 Next Page
Page Background

La battaglia della ManagUa.

Ricavato da una antica stampa conser­

vata nel Castello Sforzesco di Milano.

aver ucciso sotto di sè il cavallo.

1

dragoni e le guar­

die gareggiano coi fucilieri in una lotta superba,

mentre il corpo ilei bravi valdesi cosparge ogni zolla

di terreno col proprio sangue. La vittoria inizia il

volo, già il nemico indugia e tentenna e più di una

bandiera di Francia cade nelle mani dei nostri, ma

al centro e alla sinistra dove sono gli spagnoli le cosi­

noli vanno altrettanto bene. Un tentativo di avan­

zata venne fatto al centro ma fu arrestato e alla

tsiicuia sinistra, contro la quale marciava il Vendo

me. seinora che il cedimento sia stato immediato.

Il

Duca Vittorio Amedeo riunì i suoi battaglioni

e accorse in aiuto, ma era troppo tardi, non gli rima­

se di caricare alla baionetta in un ultimo tentativo

quasi ad affermare quali avrebbero potuto essere le

sorti della giornata, e poi di ordinare la ritirata su

Moncalieri che egli stesso protesse. Al suo fianco era

un altro prode, il Principe Eugenio. Sul campo del

l'onore erano rimasti per sempre, fra gli altri, uno dei

figli del marchese di S. Tommaso, il marchese Pal-

lavicini. il conte di Challais, il cavaliere Simom e

all’incirca ottomila alleati e quattromila francesi,

prova eloquente e dolorosa della violenza dell’urto.

Questa battaglia lasciò nell'anima di Vittorio

Amedeo qualche amarezza, poiché intuì quale sorte

avrebbe avuto quella giornata se avesse potuto con

tare su un esercito composto tutto di quei suoi prodi

soldati che a testa bassa caricarono fino all'ultimo il

nemico e morirono lanciando il grido della sua Casa.

Ma quei paesani che combatterono, piccolo mani-

pilo isolato, sull’altura di S. Giorgio, ed i prodi vai-

desi che caddero nelle sue file gli dissero quel giorno

che avrebbe potuto battere col piede la terra perche

ne sorgessero legioni di combattenti a schierarsi a

fianco del piccolo ed eroico esercito nazionale.