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sorreggeva una corona di ventiquattro candele elet­

triche. In cima al candelabro vi era un soggetto euca­

ristico illuminato da quattro riflettori.

Parallelamente all'allineamento dei candelabri fu­

rono collocate delle colonne in legno rivestite in fae­

site e dipinte in finto travertino, alte metri sette e con

in sommità uno stemma o soggetto eucaristico. Una

serie di lampadine disposte nel capitello provvede­

vano ad illuminarle a luce radente.

Le HO lampade da 4000 lumen disposte in

chiave alle arcate dei portici ed i 30 proiettori da

500 e 1000 Watt allineati sulla facciata delle case

provvedevano alla illuminazione della piazza.

Dietro l’altare e oltre il fiume Po, la illuminazione

della Chiesa della Gran Madre di Dio s'inquadrava

in modo suggestivo sullo sfondo della collina. Avanti

la cupola vi era una grandiosa stella formata con 516

lampade da 10 watt. L ’interno del pronao era illu­

minato da 250 lampade da 60 watt distribuite in 10

cantinelle di m. 5 applicate alle colonne e da 73 lam­

pade da 100 watt equipaggiate con riflettore a spec­

chio e disposte lungo il cornicione interno.

L’impiego di lampade a vetro colorato ha potuto

fate ottenere particolari effetti di luce rosea. L’illu­

minazione della facciata era completata da proiettori

di forte potenza disposti su pah della illuminazione

pubblica.

Lungo la Via Po, ai due lati, sono state allineate

delle colonne in legno come quelle di Piazza Vitto­

rio Veneto. Erano in tutto 54 colonne che formavano

due scie luminose dando alla via l’impronta del mera­

viglioso. Ai due estremi della stessa via e sorrette da

testate vi erano due grandiosi soggetti eucaristici illu­

minati ognuno da 4 riflettori.

Per l’illuminazione della facciata del Duomo, del­

l'adiacente to rre cam panaria e della cupola della

S. Sindone sono stati impiegati 120 proiettori di po­

tenza compresa tra 150 e 500 watt e distribuiti su

due cornicioni e su pali della illuminazione pubblica.

NeU'intemo furono disposti 60 lampadari in legno

dorato a foglia e di artistica fattura fiorentina. Di essi

40 formavano le 4 arcate della crociera e 20 erano si­

tuati in corrispondenza della navata centrale. L’effetto

di assieme era veramente suggestivo.

La illuminazione a luce indiretta della cappella

della S. Sindone fu affidata a 20 proiettori da 150

e 500 watt.

La basilica del Corpus Domini aveva la facciata

esterna illuminata a luce radente da 20 proiettori