

Direttrice
d.1
« Corso Bramante -
Corso Giovanni Pascoli
(interruzione della direttrice) -
Corso Francesco Ferrucci -
Corso Alessandro Tassoni -
Corso Svizzera (tratto) -
Corso Mortara - Corso Vigevano
Corso Novara - Corso Tortona »
I. DEFINIZIONE
Direttrice anulare di sviluppo urbanistico e di
circonvallazione interna in sinistra Po
- costituita dai Corsi Bramante - Giovanni
Pascoli (tratto di interruzione) - Francesco Ferrucci -
Alessandro Tassoni - Svizzera (tratto) - Mortara -
Vigevano - Novara - Tortona
- segnalata di significato documentario e per
tratti di interesse ambientale.
II. INDIVIDUAZIONE
E FORMAZIONE STORICA
La direttrice corrisponde al sedime del muro di
cinta, alla strada di circonvallazione interna e al val-
lo esterno, corrispondenti alla demolita attrezzatura
di pubblica utilità della Cinta Daziaria in sinistra Po
(R.D. del 1° agosto 1853).
La infrastruttura, destinata soprattutto a control-
lo annonario, fu realizzata con la costruzione di un
muro continuo in mattoni e pietra, provvisto di porte
e Casotti Daziari in corrispondenza delle principali
direttrici stradali e ferroviarie radiali di accesso alla
città dal territorio.
Con il muro venne delimitata un'area di circa
1660 ettari, che per gran parte venne poi dichiarata
urbanizzabile e costruibile all'interno di una linea
spezzata definita col
Regotamento d'Ornato e Poti-
zia edilizia
del 1862. L'area racchiusa dalla cinta
aveva estensione cinque volte maggiore di quella del
territorio fino ad allora edificato; lo sviluppo perime-
trale prescelto non fu equipollente rispetto alla gravi-
tazione determinata da Piazza Castello, ma privile-
giò l'inserimento dei settori di territorio disposti
lungo le direttrici principali di Rivoli, Stupinigi e
Nizza, nonché l'accorpamento di tutto il settore
nord, a cavallo della Dora, per il quale era in atto e
si stava profilando lo sviluppo industriale più inten-
sivo. La Cinta Daziaria fu demolita a partire dal
1912 quando fu approvata una nuova estesissima
linea daziaria collegata con le decisioni politico
amministrative del
Piano Unico Regotatore e d'Am-
ptiamento
del 1908 e sue varianti.
La Cinta Daziaria in sinistra Po del 1853 si com-
pletava e correlava con la Cinta Daziaria in destra Po
decretata il 13 novembre dello stesso anno.
III. QUALIFICAZIONE E CONNESSIONI
La direttrice d. i è connotata
- dalla permanenza e dalla continuità del segno
urbanistico dell'antico tracciato, eccetto nel tratto di
sud-ovest cancellato dalla griglia viaria ortogonale
della espansione della Crocetta e sostituito, come
percorso viario lungo la ferrovia, dal tratto ad arco
dei Corsi Mediterraneo e Enrico De Nicola, tra Via
Cristoforo Colombo e Via Gian Domenico Cassini
(l'antico tratto costituiva la corda dell'arco)
— dalla presenza al di fuori di essa e in corri-
spondenza di alcune direttrici storiche radiali di
zone di borgata tuttora identificabili per caratteri ti-
pologici edilizi ed urbanistici autonomi. Il fenomeno
è ascrivibile all'impianto fuori cinta, a partire di
regola dagli anni Ottanta dell'Ottocento, di vaste
lottizzazioni private di edilizia residenziale di valore
o interesse ambientale e di valore documentario
(cfr. relazioni ambiti
6/2
«Borgata Campidoglio»,
18/1
« Borgate Montebianco e Monterosa »,
8/2
«Borgata Vanchiglietta» e, sulla direttrice d.5,
17/1
« Via Giachino »).
Questi settori urbani furono di regola integrati
nell'area normata dal Comune tramite i piani setto-
riali di espansione del secondo Ottocento; furono
regolamentati sui bordi stradali in corrispondenza
delle arterie baricentriche con il
Piano regotatore
pet protungamento dei corsi e vie principati fuori ta
Cinta Daziaria [...]
del 1887 ed infine definitiva-
mente integrati e sottoposti alla normativa urbanisti-
ca comunale con il
Piano Unico Regotatore e d'Am-
ptiamento
del 1908, che vi sovrappose anche nuovi
tracciati viari, in modo indifferente rispetto alla
maglia stradale preesistente
- dalla presenza, di regola all'interno della diret-
trice, di tessuti edilizi molto più recenti di quelli
esterni, in relazione al fenomeno di localizzazione
delle «barriere» e dello sviluppo edilizio privilegia-
to lungo le direttrici di espansione, con ritardo della
edificazione nei settori del territorio interposto
(cfr. relazioni ambiti 611 b,
7/2)
— dalla presenza, immediatamente fuori cinta e
entro cinta, di importanti attrezzature centralizzate
di pubblico servizio, di valore o di interesse docu-
mentario o con elementi di valore storico-artistico
- dalla presenza, in corrispondenza delle principa-
li strade o direttrici di accesso alla città dal territorio,
di piazze di impianto tipologico comune, origina-
riamente a forma di imbuto (come ad esempio Piaz-
za Carducci, Piazza Bernini, Piazza Crispi)
— da alberate, o tratti di alberate, di interesse am-
bientale
(cfr. anche nel tratto da Corso Regina Margherita a
Via Orvieto relazioni aree fluviali F20,
F19,
F18 e,
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