Table of Contents Table of Contents
Previous Page  97 / 851 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 97 / 851 Next Page
Page Background

segnalato di significato documentario e con

tratti di interesse ambientale.

N.B. L'asse prosegue oltre il confine comunale

fino ad attestarsi sul Castello di Rivoli.

II. INDIVIDUAZIONE

E FORMAZIONE STORICA

L'asse corrisponde al tracciato della Strada Rea-

le di Rivoli progettata ed attuata con piano unitario

da Michelangelo Garove nel 1711, definendo la

nuova infrastruttura viaria bipolare di collegamento

della città di Torino — dalla nuova Porta Susina, al

di fuori del terzo ampliamento della fortificazione

(1702) — con la costruenda reggia di Rivoli in cui

erano in corso (e in previsione) lavori di trasforma-

zione ed ampliamento delle preesistenti strutture.

Documenti e disegni d'archivio testimoniano

l'intento di terminare l'asse con una grande esedra

circolare da realizzarsi demolendo parte dell'abitato

antico di Rivoli (non attuata). La direzione dell'as-

se, nel senso da Rivoli alla città, fu poi proseguita

idealmente fino a incontrare la Basilica di Superga.

La nuova strada fu tracciata tagliando in linea

retta proprietà e terreni produttivi secondo la logica

superiore dell'organizzazione gerarchica del territo-

rio voluta dal potere assoluto assestato. I veri colle-

gamenti viari della città con i territori di ponente e

verso la Francia continuarono comunque a rimanere

le antiche strade di Collegno e Grugliasco. Fino alla

fine del Settecento — così denota anche la ricorrente

iconografia — lo stradone appare inserito nel siste-

ma radiale delle strade bipolari, di collegamento del-

la città con le « maisons de plaisance » reali extraur-

bane e con le relative zone di caccia.

Il disarmo napoleonico della fortificazione e

l'abbattimento della Porta Susina (dal 1800) ridiede

alla Contrada di Dora Grossa (attuale Via Garibaldi)

l'importanza di primario asse occidentale della città,

obliterando quella di Via del Carmine. Sul prolun-

gamento della prima infatti furono incentrati sia i

progetti delle grandi piazze fuori porta del periodo

francese, sia le realizzazioni ottocentesche. Piazza

Statuto fu realizzata nel 1864-65, con ritardo rispet-

to alle altre piazze neoclassiche torinesi, a causa del

vincolo « non aedificandi » esistente nella zona per la

presenza della Cittadella, ma fu prevista già nella

prima Restaurazione, sostenuta dal piano per

L'in-

grandimento parziale fuori di Porta Susa e sulla

regione Valdocco

(Carlo Promis, R.D. 1851, a mo-

difica di piani precedenti).

L'espansione edilizia dell'Ottocento annullò il

tratto dello stradone di Rivoli più prossimo alla anti-

ca porta, costituendo l'incrocio ideale dell'asse con

quello di Via Garibaldi in corrispondenza del cippo

al centro della rotonda alberata di Piazza Statuto

(che costituisce un caposaldo di misurazione trigo-

nometrica).

Il piano regolatore per lo sviluppo della zona di

ponente oltre la ferrovia di Novara, iniziato nel I853

e definito nel 1868, integrò nei terreni urbanizzabili

anche la strada di Rivoli, fortemente declinata ri-

spetto alla griglia ortogonale voluta da Promis anche

per la città in espansione: i lotti fabbricabili e le vie

contigue furono ritagliati di regola perpendicolar-

mente al sedime stradale, generando la declinazione

della rigorosa scacchiera precedente.

I successivi piani di espansione fino alla Cinta

Daziaria del 1853 (1876 e 1878) e, in seguito il

Piano Regolatore Edilizio per la regione di S. Paolo

[...1 (1901), resero edificabili i terreni interessati

dall'asse, prima fino alla attuale Piazza Bernini, poi

fino all'attuale Largo Francia. Col

Piano Unico

Regolatore e d'Ampliamento

del 1908 e successive

Varianti, l'edificazione dell'asse divenne teorica-

mente possibile fino alla attuale Piazza Massaua.

Lungo l'asse fu localizzata la linea della ferrovia

extraurbana Torino-Rivoli.

III.

QUALIFICAZIONE

E

CONNESSIONI

L'asse a.27 è connotato

nel tratto da Piazza Statuto a Piazza Bernini

— da tratti di cortine edilizie di interesse ambien-

tale

— da nuclei di villini di valore ambientale e docu-

mentario

(cfr. relazioni ambiti 6/1 b, 5/2)

nel tratto da Piazza Bernini a Piazza Rivoli

- da cortine e tratti di cortine degli anni Venti del

Novecento di interesse ambientale

- da nucleo di edilizia residenziale e da emergenze

edilizie di alta densità e volumetria degli anni Trenta

del Novecento, di valore o di significato documen-

tario

- da grandi edifici per servizi di valore o di signifi-

cato documentario

nel tratto da Piazza Rivoli al confine comunale

- da tratti di cortine di edilizia prevalentemente

residenziale degli ultimi anni Trenta e degli anni

Cinquanta di interesse documentario

— dalla emergenza architettonica ed ambientale

della Villa Tesoriera, di valore storico-artistico ed

ambientale

- da grandi edifici per servizi di valore o di signifi-

cato documentario

(cfr. relazioni ambiti 14/1, 13/1).

N.B. Al di là di riferimenti storici complessi,

articolati ed evocativi, la configurazione attuale del-

l'asse appare molto discontinua, profondamente

mutata rispetto alla originaria Strada Reale alberata,

e certamente molto degradata morfologicamente, se

considerata come componente di un disegno territo-

riale da riqualificare sulla base di intrinseche conno-

tazioni storiche.

93