

tipici degli schemi attuati nella maglia viaria norma-
ta dal
Piano Unico Regotatore e d'Amptiamento
del
1908, di valore documentario e ambientale
dalla presenza di un intero isolato di edilizia
economico popolare, anni Trenta, di valore docu-
mentario e ambientale.
Direttrice d.7
« Via Borgo Dora - Corso Vercelli »
I. DEFINIZIONE
Direttrice radiale urbana ed extraurbana
- costituita da
Via e Piazza
Borgo
Dora, Corso
Vercelli
- di valore ambientale e documentario da Via
Lanino a Lungo Dora Napoli
- segnalata di interesse ambientale e di signifi-
cato documentario da Lungo Dora Napoli a Corso
Vigevano
- di valore ambientale e documentario da Cor-
so Vigevano a Via Desana
- segnalata di interesse ambientale e di signifi-
cato documentario da Via Desana a Lungo Stura
Ist
ri
a.
II. INDIVIDUAZIONE
E FORMAZIONE STORICA
La direttrice ha il sedime coincidente con l'anti-
ca strada di comunicazione di Torino con il territorio
padano. La direttrice di Vercelli rimase la più impor-
tante via di uscita settentrionale fino al periodo fran-
cese. Dal tavoliere sopraelevato della città si scen-
deva attraverso il produttivo Borgo Dora e il ponte
sul torrente Dora Riparia, fino al bivio della strada di
Lanzo e della strada di Vercelli di collegamento con
i territori nord-orientali.
In periodo napoleonico, con il fine di inserire la
città nella vasta infrastrutturazione viaria dell'Impe-
ro, furono progettati due nuovi ponti sul Po e sulla
Dora, di cui soltanto il primo fu costruito in periodo
francese. Nella Restaurazione fu eseguito anche
quello sulla Dora (Carlo Bernardo Mosca, 1823-
1830), definendo un nuovo asse di espansione urba-
nistica ortogonale alla griglia storica della città
(Corso Ponte Mosca, attuale primo tratto di Corso
Giulio Cesare), ma ininfluente rispetto ai collega-
menti col territorio. La costruzione nel 1853 della
Cinta Daziaria, consolidò l'importanza della diret-
trice del Corso Vercelli che risultò a lungo priorita-
ria rispetto a quella dell'attuale Corso Giulio Cesare,
anche a causa della localizzazione di una importante
barriera daziaria sulla prima strada che irrigidì il
sistema viario.
Negli anni postunitari, caratterizzati da un inci-
sivo avvio dello sviluppo industriale fuori barriera
daziaria, si concretizzò la formazione di una borgata
extraurbana su lottizzazione privata, Borgata Mon-
tebianco, presto assoggettata alle norme del
Piano
regotatore pet protungamento dei corsi e vie princi-
pati fuori ta Cinta Daziaria
[...] del 1887, poi nor-
mata urbanisticamente con il
Piano Unico Regolato-
re e d'Amptiamento
del 1908 e successive varianti
ed inserita entro la linea daziaria del 1912, sulla cui
cinta fu localizzata una nuova importante « barriera»
di controllo annonario.
Nei primi decenni del Novecento la direttrice
assunse il carattere di asse primario della struttura
residenziale di una tipica borgata operaia della zona
nord, sviluppata anche in relazione alla localizza-
zione dell'industria in quel settore, entro o a cavallo
della prima cinta daziaria.
III. QUALIFICAZIONE E CONNESSIONI
La direttrice d.7 è connotata
net tratto di valore ambientale e documentario
in Via Borgo Dora, da Via Lanino a Lungo Dora
Napoli
- da impianto urbanistico di antica acculturazione
e stratificazione storica
— da cortine e da elementi di edilizia residenziale e
produttiva di impianto medievale e di successiva tra-
sformazione, di valore ambientale
- da residuati della organizzazione manifatturiera
e protoindustriale del territorio (in particolare dai
segni e dai resti materiali del Canale dei Molassi), di
valore documentario
— dalla emergenza architettonica ed ambientale
dell'Arsenale Militare, di valore ambientale e do-
cumentario
- dal ponte sulla Dora, di valore documentario
— dal paesaggio fluviale della Dora, in zona conti-
gua con quella del Ponte Mosca, di valore ambienta-
le e documentario
- da uso settimanale dello spazio pubblico per
mercato dei robivecchi (il Balóon), di vecchia tradi-
zione
(cfr. relazione ambito 7/3 e relazione asse a.4)
in Corso Vercelli, da Corso Vigevano a Via Desana
- da cortine continue di edilizia residenziale e mi-
sta di analoga caratterizzazione architettonica e tipo-
logico costruttiva, risalenti in parte alla fine dell'Ot-
tocento e, in parte maggiore, ai primi decenni del
Novecento, di valore e di forte caratterizzazione
ambientale
— da una immagine urbanistica complessiva e tut-
tora riconoscibile, rispondente a paesaggio urbano
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