Table of Contents Table of Contents
Previous Page  263 / 851 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 263 / 851 Next Page
Page Background

Caratteri tipizzanti

Impostazione volumetrica ed aggregativa

Edifici a due piani f.t. a manica semplice, svi-

luppati su fronti piuttosto lunghi, spesso con orien-

tamento della facciata principale verso Sud.

Uno dei lati longitudinali degli edifici è gene-

ralmente sul confine di proprietà e non presenta

aperture. Il piano terreno non è rialzato. Nella mag-

gior parte dei casi vi sono tettoie, addossate alle

testate dei corpi di fabbrica, destinate all'attività di

lavanderia.

Struttura distributiva

È

tipica di questa tipologia l'organizzazione fra-

zionata in più unità abitative, o suddivise per piano

o, spesso, con funzioni sovrapposte giorno e notte al

piano terreno e al primo piano; l'accesso all'edificio

è diretto dal cortile, il primo piano è servito da scala

esterna, o inserita nel corpo di fabbrica, e ballatoio.

Struttura statica ed edilizia

Le strutture portanti verticali sono in muratura

(due allineamenti longitudinali) con muri trasversali

di collegamento, i solai sono in legno o in voltini di

mattoni su putrelle.

Il tetto è a due falde, più raramente con padi-

glioni terminali, manto in coppi su struttura lignea

alla piemontese (il trave di colmo poggia sui muri

trasversali).

Caratteristiche architettonico-compositive

Si presentano con volumetrie strette e allungate,

l'apertura di finestre e porte

è

generalmente limitata

al lato ove è presente il ballatoio, quest'ultimo rea-

lizzato in pietra su mensole. Persiane di oscuramen-

to ad ante a rotazione, rivestimenti esterni in into-

naco.

Gli edifici pur nella semplicità dei loro caratteri

architettonci, connotati prevalentemente dalla linea-

rità dei balconi con ringhiere in ferro e dalle cornici

alle finestre di gusto eclettico, individuano un ben

preciso tipo residenziale produttivo.

Tipo 7: Case dell'inizio Novecento

Edifici residenziali pluripiano destinati all'affit-

to, in alcuni casi ospitanti negozi, realizzati in modo

diffuso nelle zone di espansione della città prevalen-

temente nei primi due decenni del Novecento (in

rispetto del Regolamento per l'Ornato e delle Norme

di Igiene del 1900, del Regolamento di Igiene del

1905, del Regolamento Edilizio del 1912).

Caratteri tipizzanti

Impostazione volumetrica ed aggregativa

Edifici a quattro, cinque e sei piani f.t., a manica

doppia anche piuttosto profonda, realizzati in fregio

alle vie, spesso su lotti di medie e grandi dimen-

sioni.

Il piano terreno spesso non è interessato da strut-

ture commerciali ed è rialzato specie per le zone

prettamente residenziali, tuttavia in alcuni casi pos-

sono essere presenti negozi in relazione alla localiz-

zazione urbana dell'edificio (lungo arterie commer-

ciali, nel nucleo di certi quartieri).

Struttura distributiva

L'accesso all'edificio è organizzato prevalente-

mente mediante androne carraio (in comunicazione

con il cortile) e vani scala chiusi, con distribuzione a

pianerottolo (negli edifici più recenti o di medio li-

vello) oppure con distribuzione a pianerottolo con

sussidiario ballatoio negli esempi più antichi o di

impostazione più economica. Quando gli edifici

sono d'angolo su due vie, a volte l'androne di in-

gresso

è

diagonale ed in corrispondenza di uno

smusso dello spigolo della casa.

Se i lotti sono di notevoli dimensioni, spesso

sono presenti più scale, di cui una è in comunicazio-

ne con l'androne carraio, le altre sono servite da

propri androncini pedonali di ingresso.

In

alcuni casi

l'accesso alle scale avviene esclusivamente median-

te androncini mentre l'androne carraio, laterale, è di

servizio solo al cortile.

La distribuzione interna degli alloggi è general-

mente impostata su un ampio ingresso ed eventuale

corridoio di disimpegno alle camere, i servizi igieni-

ci sono attestati sul vano scala e raggiungibili dal-

l'ingresso (per gli alloggi ad esempio d'angolo) o si

aprono sulla facciata lato cortile, a volte raggiungi-

bili da proprio ballatoio. Si possono con una certa

frequenza trovare le cosiddette « doppie latrine »

abbinate, una raggiungibile dal corridoio interno,

una dal ballatoio su cortile (previste espressamente

dai regolamenti).

Solo negli edifici di impostazione più economica

persiste la distribuzione tradizionale sette-ottocente-

sca con camere in sequenza non disimpegnate da un

corridoio, e in quelli più vecchi (prima del Regola-

mento di Igiene del 1905) si possono ancora trovare

servizi igienici in comune posti sul ballatoio (in bus-

sole di muratura collegate verticalmente a corpo

unico, oppure in vani dell'edificio).

Spesso gli alloggi di maggiori dimensioni di-

spongono di un servizio igienico interno (ad es. su

scale) e uno di servizio (sul proprio balcone).

Struttura statica ed editizia

Le strutture portanti verticali sono generalmente

in laterizio, quelle orizzontali possono essere a vol-

ta, nella tradizione ottocentesca, o con profilati di

ferro e voltini o volterrane, o in cemento armato.

Nella tipologia esaminata raramente la tecnica

del cemento armato va a modificare la tradizionale

organizzazione statica con i tre allineamenti portanti

longitudinali, in quanto nella maggior parte dei casi

vengono utilizzati solai in cemento armato poggianti

259