

su murature perimetrali continue; quando viene uti-
lizzata una struttura completa di pilastri, travi e so-
lette, spesso i pilastri sono accolti negli spessori
murari dell'edificio progettato ancora in modo tradi-
zionale e sono rari i casi in cui le piante degli alloggi
e l'organizzazione distributiva complessiva è pensa-
ta in relazione alle potenzialità che può fornire que-
sta nuova tecnica.
Caratteristiche architettonico-compositive
Gli edifici si presentano con volumetrie anche
imponenti, talora articolate dalla presenza di bovindi
di facciata, e se insistono su lotti d'angolo viene
evidenziata tale posizione con emergenze architetto-
niche (bovindi, balconi, smussi, ecc.).
Le facciate hanno balconi o balconcini in pietra
o in litocemento, con ringhiere in ferro battuto o
balaustre litocementizie.
Le finestre di proporzioni rettangolari allungate
in altezza hanno persiane di oscuramento spesso
scorrevoli e a « scomparsa, in appositi vani delle
murature, oppure a rotazione (nei casi più economici
o meno recenti). Rara la presenza di avvolgibili uti-
lizzate solo nelle finestre a tutta superficie dei bo-
vindi.
I
rivestimenti esterni sono generalmente in into-
naco o in mattoni a vista con zoccolature litocemen-
tizie e in pietra, interessanti anche l'intero piano
terreno. Scarsa la presenza di piani ammezzati per lo
più limitata agli edifici porticati (es. Via Nizza).
Nel caso il piano terreno sia rialzato sono sempre
presenti finestrini per il piano interrato, realizzati in
asse con le aperture principali delle facciate.
Gli edifici si presentano con caratterizzazioni
architettoniche legate al gusto eclettico oppure liber-
ty e tardo-liberty rilevabili specialmente nelle deco-
razioni a colori spesso interessanti l'ultimo piano
dell'edificio, negli elementi aggettanti, nelle rin-
ghiere e parapetti, negli androni e nelle chiusure con
cancelli vetrati policromi, nei serramenti, nei prege-
voli ferri battuti delle inferriate.
Gli edifici sono caratterizzati spesso da decorose
risoluzioni degli spazi principali di distribuzione
(androni, scale) e degli spazi di cortile (lastricati,
acciottolati, ecc.).
Varianti:
a) Edifici di impostazione più economica, su
lotti più ridotti (quattro o cinque aperture di fronte),
con scarsa presenza di bovindi, pochi balconi, spes-
so porte-finestre con balconcini a raso; presentano
molti particolari architettonici ancora legati al gusto
eclettico ottocentesco. Risalgono anche agli ultimi
anni dell'Ottocento.
b) Edifici localizzati lungo vie commerciali,
ospitanti negozi di ampie dimensioni, con piano
ammezzato, di servizio al negozio stesso. Le carat-
terizzazioni architettoniche spesso evidenziano me-
diante archi sagomati, cornici in gusto liberty ed
eclettico, tale aggregazione distributiva.
Tipo 8: Case degli anni Venti del Novecento
Edifici residenziali pluripiano destinati ad allog-
gi d'affitto di livello medio, raramente ospitanti
anche negozi, realizzati diffusamente nelle zone di
espansione della città prevalentemente nel terzo
decennio del Novecento, con persistenza negli anni
successivi (in rispetto al Regolamento Edilizio del
1912 e alle varianti del 1921 e 1922, e alle varianti
al Regolamento di Igiene del 1926
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31).
Caratteri tipizzanti
Impostazione volumetrica ed aggregativa
Edifici a cinque-sei e sette piani f.t. (se successi-
vi al 1921), a manica doppia, anche piuttosto pro-
fonda, realizzati in fregio alle vie, spesso su lotti di
notevoli dimensioni. Il piano terreno è generalmente
rialzato; può essere presente un piano arretrato.
Struttura distributiva
L'impostazione dell'edificio è simile a quella dei
tipi di inizio Novecento più evoluti, con accesso
mediante androne carraio ed eventualmente andron-
cini pedonali, specialmente nel caso vi sia più di una
scala nell'edificio, distribuzione orizzontale a piane-
rottolo, raramente a ballatoio (è vietata a partire dal
1931).
La distribuzione interna è impostata generalmen-
te su un ampio ingresso di disimpegno, eventuale
corridoio, servizi igienici interni con aerazione diret-
ta (affaccio sulla facciata del cortile). Negli edifici
più economici possono essere ancora presenti latrine
raggiungibili da ballatoio privato e raggruppate in
avancorpi a torre (richiamate nel Regolamento del
1926).
Struttura statica ed editizia
Le strutture portanti possono essere organizzate
con murature verticali in laterizio (spesso paramano
a vista) e solai in cemento armato, anche alleggeriti
da blocchi laterizi, oppure con solai a putrelle e
volterrane. Sono presenti anche edifici con muri
d'ambito portanti e pilastri in cemento armato all'in-
terno dell'edificio, oppure con strutture complete
(pilastri e solai) in cemento armato.
Caratteristiche architettonico-compositive
Si presentano con volumetrie anche rilevanti, le
facciate hanno balconi litocementizi su mensole con
parapetti o ringhiere in ferro.
Le finestre di proporzioni rettangolari allungate
in altezza presentano oscuramenti ad avvolgibile (o,
più raramente, con persiane scorrevoli in appositi
vani).
I
cornicioni sono aggettanti e marcati.
I
rivestimenti esterni sono spesso in mattoni a
vista con zoccolatura in litocemento o pietra interes-
sante l'intero piano terreno.
Gli edifici si presentano con caratterizzazioni
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