

Località di interesse paleontologico, descritte con relazione
(cfr. relazione generale
sulle Locatità di interesse paleontologico»).
N.B. Per tutte le aree collinari cfr. relazioni sui «Complessi ambientali collinari' .
Le aree siglate C appartengono al complesso « Corona verde di poggi e piccole conche
dominanti il Po, luogo di insediamento privilegiato per grandi vigne, vitle ed edifici di
elevato decoro con parchi e giardini
aree sigtate V appartengono at complesso «Sequenza dei versanti solivi — indritti —
prevalentemente agricoli delle dorsati collinari, sostegno e cornice a costellazioni di vi-
gne'..
Le aree siglate P appartengono al complesso « Pianori e conche in testata alle vatli
principali e vallette nei versanti inversi, con ampi prati, campi e frutteti ».
Le aree siglate B appartengono al complesso Sistema delle zone prevalentemente
boscate: versanti ombrosi — inversi — delte dorsali cotlinari e copertura boscosa sommita-
le
Le aree sigtate S appartengono al complesso « Cornice ambientate di Superga » .
Revisione e sistematizzazione di Micaela Vigtino per le retazioni (parte piana), di Laura Patmucci per te
schede (parte piana e cottinare).
RELAZIONI
Ambito urbano
Madonna del
Pilone
e
Barriera
di Casale» (21/1)
La relazione sull'ambito è così organizzata:
I. DEFINIZIONE
Il. INDIVIDUAZIONE
Ill. QUALIFICAZIONE: III.I. Elementi urbanistici
111.2. Elementi edilizi
111.3. Spazi di valore o interesse
ambientale e/o di relazione
IV. CONNESSIONI
I. DEFINIZIONE
Ambito urbano
- delimitato dalla sponda destra del Po (da Via
Garelli al Ponte Regina Margherita), Via Garelli,
Piazzale Marco Aurelio e sue confrontanze, Via
Boccaccio, Largo Boccaccio, Via Lomellina, Via
Tonello, Corso Casale, Via Castiglione, Strada del
Lauro, Corso Sella, Piazza Hermada, Corso Gabet-
ti, Piazza Borromini, Ponte Regina Margherita
- di carattere ambientale con valore di bene
nella zona delimitata da Corso Casale, Piazzale
Marco Aurelio e sue confrontanze, Via Boccaccio,
Via Lomellina, Via Tonello
(21/1a)
— di interesse ambientale (segnalazione) nella
restante zona (2111b)
- connotato prevalentemente
dalla relazione con la fascia fluviale del Po e dai
legami con l'ecosistema collinare,
da tessuti aggregativi continui e lineari, sviluppati
lungo i fronti viari oppure organizzati a corte, con
tipi edilizi a tre, quattro piani legati all'impianto
urbano originario delle borgate fuori dalla Cinta
Daziaria del 1853,
da tessuti edilizi aggregativi continui, sviluppati
lungo i fronti viari e costituenti isolati chiusi, con
tipi edilizi residenziali di tre, quattro piani, legati
all'impianto urbanistico successivo al
Piano Unico
Regotatore e d'Amptiamento
del 1908,
da tessuti urbani discontinui con tipi edilizi residen-
ziali a due, tre piani, anch'essi legati all'impianto
urbanistico successivo al
Piano Unico Regolatore e
d'Amptiamento
del 1908,
da tessuti urbani discontinui con tipi edilizi residen-
ziali mono o plurifamiliari con due, tre piani, anche
arretrati dal filo viario, con parte del lotto organizza-
ta a giardino, anch'essi legati all'impianto urbanisti-
co successivo al piano regolatore del 1908
la cui immagine urbana corrisponde al pro-
gressivo fenomeno di urbanizzazione del territorio
precollinare, con risultanze urbanistiche tipiche di
sviluppo lineare lungo l'antica direttrice extraurbana
e con caratteri edilizi prevalentemente disomogenei,
ma aggregabili in consistenti classi di riconoscibilità
storico tipologica.
Il. INDIVIDUAZIONE
La perimetrazione dell'ambito coincide, salvo
una riduzione nel limite Nord-Est e nella zona del
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