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Motovelodromo, con quella indicata dal Progetto

Preliminare di Variante al P.R.G.C..

La zona interessata ha come limiti

- a Nord la fascia fluviale del Po, di caratterizza-

zione paesistico-ambientale

- a Est e Sud (al di là del Corso Quintino Sella,

Via Lomellina, Via Boccaccio) il limite di urbaniz-

zazione della città verso la collina, al di là del quale

è

riconoscibile una diversa immagine collegata al-

l'ecosistema collinare

- a Sud-Ovest il confine del Quartiere 22.

I principali tracciati viari interessanti l'ambito

sono costituiti

— dalla direttrice di Corso Casale, antico tracciato

della Strada di S. Mauro, poi Strada Provinciale di

Casale,

— dalla Strada Comunale di Val S. Ma

rt

ino (Corso

Gabetti), il cui tracciato, completamente annullato

dall'urbanizzazione ottocentesca del quartiere, è tut-

tavia ricostruibile all'innesto nella parte pedecollina-

re del quartiere stesso (Piazza Hermada).

III. QUALIFICAZIONE

III.1.

Elementi urbanistici

La vicenda di sviluppo e trasformazione del-

l'ambito può essere schematizzata nelle seguenti fasi

a)

organizzazione rurale del territorio, specifica

della fascia precollinare, rilevabile già nel

PLAN

GEOMETRIQUE I de ta Commune de I TURIN [...],

1805, ed ancora nel

Catasto RABBINI,

1866, carat-

terizzata da

— insediamento urbano di borgata collocato in pun-

to nodale delle comunicazioni verso la pianura

(Strada di Casale) e verso la collina (Strada di Chie-

ri), caratterizzato dalla presenza, a fondale della

strada, della Chiesa della Madonna del Pilone e rela-

tivo sagrato

— grande strada di collegamento rettilinea (stra-

done sette-ottocentesco) e parallela al Canale Miche-

lotti

— innesto di strada di collegamento verso il territo-

rio collinare (Strada di Chieri).

Di questa fase permangono leggibili il tracciato

dello stradone rettilineo di Casale (Corso Casale),

gran parte della consistenza edilizia della borgata,

compresa la Chiesa della Madonna del Pilone

b)

fase di ampliamento della borgata e di impian-

to di nuove consistenze edilizie sparse lungo la Stra-

da di Casale, rilevabile nella

Carta dello Stato Mag-

giore Sardo,

1881, e sul supporto normativo del

Piano Regolatore pet prolungamento dei corsi e vie

principali fuori la Cinta Daziaria,

del 1887, che

appare caratterizzata da

- conferma dei tracciati viari e delle canalizzazio-

ni, citati precedentemente

addensamento edilizio della Borgata Madonna

del Pilone

- piccolo insediamento residenziale-industriale

(Barriera di Casale) in corrispondenza del nuovo

ponte a collegamento con il Corso Regina Margheri-

ta, nella zona Ovest dell'ambito

c)

fase di impianto urbanistico del primo Nove-

cento, antecedente al

Piano Unico Regotatore e

d'Ampliamento

del 1908, sul supporto della pianifi-

cazione settoriale stabilita dal Consiglio Comunale

nel 1901, caratterizzata da

- consolidamento della borgata Madonna del Pilo-

ne e sensibile ampliamento della Borgata Barriera di

Casale, con addensamento lungo il Corso Casale (e

confermata presenza della allora manifattura Ghidi-

ni), collegata dalla Strada di Casale

d)

fase di urbanizzazione conseguente al piano

regolatore del 1908, ed alle successive varianti del

1913 e del 1915, poi approvate con R. Decreto del

15 gennaio 1920, caratterizzata da

— organizzazione di tracciati viari a maglie regolari

nella zona a monte del Corso Casale definenti lotti

che nella parte Ovest dell'ambito risultavano preva-

lentemente edificati a cortina continua sui fronti via-

ri, mentre, progressivamente verso Est, i lotti erano

edificati in modo discontinuo, anche con tipologie

isolate

- presenza della piazza in corrispondenza della

Barriera di Casale (Piazza Borromini)

- completamento dei tessuti preesistenti

- area a cerniera tra le due borgate qualificata dalla

presenza del Motovelodromo e di zone inedificate

sin quasi al secondo dopoguerra.

IIl.2.

Elementi edilizi

Le classi tipologiche residenziali caratterizzanti

l'ambito e legate alle sue vicende di sviluppo e tra-

sformazione urbanistica sono:

Case di barriera,

appartenenti alle fasi di urbanizza-

zione

a

e

b.

Sono edifici residenziali di impostazione

economica destinati all'affitto, ospitanti botteghe

(cfr. Corso Casale 204, 203, 205), con caratteri ti-

pizzanti assimilabili al Tipo 3

Case delt'inizio Novecento,

appartenenti alla fase di

urbanizzazione

d

e prevalentemente ai primi due

decenni del secolo. Sono edifici residenziali destina-

ti all'affitto spesso con presenza di negozi realizzati

su lotti anche di grande dimensione (cfr. Piazza Bor-

romini 72, 74, 76), con caratteri tipizzanti assimila-

bili al Tipo

7

Case degti anni Trenta-Quaranta det Novecento,

appartenenti alla fase di urbanizzazione

d

ed in par-

ticolare al quarto decennio del secolo. Sono edifici

residenziali, destinati all'affitto (cfr. Via Gassino

30), con caratteri tipizzanti assimilabili al Tipo 9

Vilte e Patazzine,

appartenenti alla fase di urbaniz-

zazione

d

ed in particolare ai primi tre decenni del

Novecento. Sono edifici residenziali plurifamiliari

che ripropongono l'articolazione formale delle ville

con caratteristiche dimensionali e funzionali del

condominio (cfr. Corso Sella angolo Corso Gabetti),

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