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26

Tav. 36

(2.6.)

V.D.

CITTÀ DEl RAGAllI, GIÀ VIGNA BERTONE, IL DU BOIS

Strada al Traforo di Pino 67

Vigna.

Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario facente parte del complesso delle tre ville

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oggi •• Città dei Ragazzi ».

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Il Grossi cita l'edificio «con una crvil fabbrica"; esso, di impianto settecentesco. sino alla metà del XIX secolo conserva

la planimetria originaria. Tra Otto e Novecento viene trasformato sia con l'aggiunta di nuovi corpi di fabbrica sia nel

decoro della facciata.

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^

A. Gaossi, 1791. p. 71;

PLAN GEOMÉTRIQUE [...],

1805;

[Catasto RABBINI],

1866; E.

GRIBAUDI Rossi,

1975. pp. 62

-

63.

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27

Tav. 36144

(2.6.)

M.G.

V.

VILLA FEDE, GIÀ VIGNA BELGRAND, LA MARINA

Strada Consortile del Duri°

Vigna.

Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario facente parte del complesso delle tre ville

oggi .Città dei Ragazzi •,.

Vigna di impianto settecentesco, a blocco, con cappella annessa. Nell'Ottocento la manica a valle dell'edificio è stata

raddoppiata.

A.

GRossI, 1791,

p. 17:

PLAN GEOMÉTRIQUE [...],

1805;

[Catasto RABBINI],

1866, fol. XIX; E. GRIBAUDI Rossl, 1975, p. 64.

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28

Tav. 36

(2 7)

V.D.

CAPPELLA DI VILLA CANNONE

Strada Comunale di Superga 146

Cappella.

Edificio di valore ambientale e documentario, presenta struttura ed elementi di decoro proprie delle cappelle collinari

settecentesche.

L'edificio. di formazione settecentesca, è legato all'impianto della

••

villa e vigna del Sig. Giuseppe Taper detta la

Marchesa". Il Grossi definisce questa cappella grandiosa. Recentemente l'interno è stato ristrutturato ad uffici con

strutture mobili.

A.

GRossI, 1791.

p. 101;

PLAN GEOMÉTRIQUE [...].

1805;

[Calasto RABBINI].

1866; E.

GRIBAUDI ROSSI,

1975. pp. 51

-

52.

*

29*

VILLA CANNONE, GIÀ VIGNA TAPER, LA MARCHESA

Strada Comunale di Superga 146

Villa e vigna.

L'edificio e l'. artefatto piano

.,

a parco. di valore ambientale, costituiscono fondale ed elemento emergente del versante

solivo di Superga.

Il Grossi definisce questo complesso costituito da villa, vigna, rustico, cappella e giardino, dotato di •• bellissimi

appartamenti: di rimpetto evvi il giardino e lateralmente un magnifico pergolato di viti con stradoni uniformi •

. Le

mappe napoleonica e Rabbini confermano l'impianto settecentesco a blocco quadrato della villa. La villa è attualmente

arricchita da decorazioni dipinte che testimoniano, con il giardino, una fase di riplasmazione ottocentesca probabilmente

legata alla proprietà di Giuseppa Vicino, nel 1857, moglie del conte Stefano Gallina.

A.

GRossI. 179

1 , p. 10l

; PLANGEOMÉTRIQUE [...

], 1

805:

[Catasto RABBINI],

1866,

fol. XIX; E.

GRIBAUDI ROSSI, 1975.

pp. 51-52.

*

Tav. 36

(2 6)

M.G.V.

30

Tav. 37/45

(2.7.

,

Co.R.

CAPPELLE DEL ROSARIO

Strada della Basilica di Superga

Cappelle.

Sequenza di cappelle di interesse storico-artistico. Elementi architettonici che scandiscono l'ultimo tratto della strada di

Superga, dai Tetti Givanin alla Basilica.

La sequenza delle cappelle uguali tra di loro, dedicate ai Misteri del Rosario, compaiono per la prima volta alla metà

dell'Ottocento. Per elementi stilistici paiono collocarsi nell'ambito delle cappelle votive edilicate tra la fine del Settecen-

to e il primo Ottocento. Il sistema devozionale, collocato nell'ultimo tratto del percorso che adduce alla Basilica.

costituisce elemento di collegamento tra i Tetti Givanin ed il piazzale della chiesa.

[Catasto RABBINI],

1866, fol.

XX.

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31

Tav. 43

(2.2. I)

Ex L.

108911939

M.G.V.

CHIESA DI S. MARIA (PATRONO S. BONIFACIO)

Piazzale di Superga 4^

,

Chiesa parrocchiale di Superga.

.,

Edificio di valore storico-artistico e ambientale, elemento che contribuisce a caratterizzare l'ambiente del crinale

collinare di Superga.

Il Casalis riporta una iscrizione nel muro della facciata che fa risalire al secolo XIV la costruzione dell'edificio e la sua

riedificazione al primo quarto del XVIII secolo. Tale fonte documenta inoltre gli ampliamenti

e

l'apparato decorative

eseguiti nel 1848, voluti e finanziati

dal

Re Carlo Alberto.

AAT,

Visile Paslorali,

7.1.21 (1895), 7.1.40 (1770), 7.1.81

(1840),

7.1.93 (1936), 7.1.94 (1940); G.

CASALI$,

1851, vol. XXIX,

pp. 97-98; P.

BARICCO, 1869,

p. 205; N.

CARBONERI,

1979, nota 28, p. 26.

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