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Tav. 36

(2 7)

M.G.V.

CAPPELLA DELL'LP.L.A. (ISTITUTO PIANTE DA LEGNO)

Corso Casale 476

Cappella.

Edificio di valore ambientale (residuo della vigna da cui dipendeva), risulta elemento qualificante l'ampio declivo

prativo che scende dalla villa Sacerdote.

La cappella, ora isolata, era annessa alla Vigna Muschie (ora scomparsa), che il Grossi cita come cascina del conte

d'Agliè. Era collocata all'incrocio di due strade, che tendevano dal giardino e dal cortile del „ Muschie.. alla vigna

dell'avvocato Cappa (ora Sacerdote). L'edificio, di semplice impianto monoblocco, conserva elementi di decoro

settecentesco.

A.

GROSSI,

1791. p. 121:

PLAN

GEOMÉTRIQUE [...].

1805;

[Catasto RABBINI], 1866.

fol. XV; E.

GRIBAUDI

Rossi. 1975. pp. 32-33.

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Tav. 36

(2.6.)

V.D.

VILLA PIZZIO GIÀ SCALA, POI SEGRE

Strada alla Villa Pizzio, da Corso Casale

Villa.

Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario.

Questa costruzione concorre insieme alle ville Tron e Sacerdote alla definizione ambientale del crinale di Superga. Non

rilevata dal Grossi, indicata nella napoleonica come .. Ferme Scala .., è un complesso di edifici rustici e civili. Nella

Rabbini si conserva l'impianto della fine del Settecento che verrà poi variato solo in epoca recente.

PLAN GEOMÉTRIQUE [...],

1805;

[Carta det R. Corpo di Stato Maggiore],

1854;

[Catasto RABBINI],

1866. fol. XV; E.

GRIBAUDI

Rossi. 1975.

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Tav. 36

(2 6)

M.G.V.

VILLA TRON, GIÀ PECCARON, POI ARNALDI

Strada Comunale di Superga 55

Vigna e villa.

Edificio di valore ambientale in quanto concorre sia per elementi architettonici sia per posizione e per qualità del sito alla

definizione dell'ambiente pedecollinare.

L'edificio, già riportato nella Corografia del Grossi di probabile impianto tardo settecentesco, risulta a pianta ad „L„

dilatata con il fronte aperto verso Sud, su una grande corte. A metà Ottocento si conferma la planimetria del civile, già

segnata nel 1805 e l'aggiunta di un rustico (seconda metà Ottocento) dietro la manica lunga della residenza.

A.

GROSSI,

1791;

PLAN GEOMÉTRIQUE [...],

1805;

[Carta det

R. Corpo di Stato Maggiore],

1854;

[Catasto RABBINI],

1866. fol.

XV; E.

GRIBAUDI

Rossi. 1975.

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Tav. 36

(2 6)

V.D.

SEDE I.P.L.A., GIÀ VIGNA CAPPA

Strada Comunale di Superga 89

Villa e vigna.

Segnalazione di edificio con cappella, di significato culturale e documentario. Il manufatto conserva parte dell'impianto

settecentesco ed è elemento emergente e connotante nella conca pedecollinare del versante Nord di Superga.

Il Grossi ricorda il complesso della vigna dell'avvocato Cappa costituito da .< fabbrica civile molto amplia con cappella ”.

La vigna nel 1805 è chiamata .. Ferme Cappa ,. e la sua denominazione successiva „ Sacerdote „ le deriva dagli ultimi

proprietari, Sacerdote, prima di passare alla Cartiera Burgo e quindi all'I.P.L.A. I lavori di ristrutturazione recente

hanno modificato la distribuzione interna, ma hanno conservato il blocco scale settecentesco e l'immagine esterna

..

dell'edificio, che unitamente all'..artefatto piano

^

. a levante (su muraglione) mantiene alcuni elementi dell'impianto

.

originario settecentesco.

A.

GRossi,

1791. p. 130:

PLAN

GEOMÉTRIQUE [...].

1805:

[Carta del R. corpo di Stato Maggiore],

1854;

[Calaslo RABBINI],

1866.

fol. XV; E.

GRIBAUDI Rossi, 1975.

p. 34.

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Tav. 35

(2 6)

M.G.V.

VILLA BALDISSÈ, POI BOCCA, GIÀ DEL CARRETTO

Via Bocca 9

Villa e vigna.

Edificio di valore ambientale e documentario, raro esempio di vigna, trasformata nel secondo quarto del XVIII e nel XIX

sec., caratterizzante il poggio di Sassi.

La vigna è già presente in una iconografia della fine del Seicento indicata come .. Cavoretto.. L'edificio attuale è il

risultato di due principali ristrutturazioni: la prima dopo il 1777, documentata dal Grossi quando indica che la vigna

possiede un ,< palazzo moderno ..; la seconda probabilmente, è legata ai Fontanella di Baldissero, che l'acquisirono nel

1834. Dopo altri passaggi, fu acquistata dal Conte Bocca. Tradizione non documentata attribuisce la fase tardo

settecentesca al Quarini.

BR., VI. 80,

Collina di Torino

(fine XVII-inizio XVIn); A.

GRossi, 1791,

p. 36;

PLAN

GEOMÉTRIQUE [...],

1805; G.P.

BARUFFI,

1853-1861; vol. IV. pp. 39-40, 46;

[Catasto RABBINI],

1866; E.

GRIBAUDI Rossi,

1975, pp. 43-44.

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Tav. 36

(2.6.)

V.D.

VILLA DEI PADRI GESUITI, GIÀ PERUCCA DELLA TORRE, IL VILLAREGIA

Strada Comunale di Superga 70

Villa, rustico e cappella.

Edificio di valore ambientale in quanto concorre alla definizione del profilo ambientale del crinale basso di Superga.

L'edificio

è

già presente nella mappa della fine Seicento. Il manufatto è il risultato di almeno tre fasi edilizie susseguenti

La prima, legata alla sua fondazione del XVII sec., è ancora riconoscibile nella struttura delle scale, e in alcuni ambienti

al piano nobile con soffitti lignei. La seconda, ,, settecentesca >, nella ristrutturazione della zona a ponente con il salone e

la saletta del primo piano, la terza, recente, con l'aggiunta di un avancorpo terrazzato a ponente e forse la sopraelevazio-

ne dell'intero edificio. Il Grossi la descrive come « villa e vigna dell'

Ill.mo

sig. Conte Perucca della Torre con civile e

rustico separati

in

bella esposizione, e con comodi, ed ameni passeggi ".

c'

BR., VI. 80,

Coltina di Torino

(fine XVll-inizio XVllI

sec.);

A. GRossI, 1791, pp. 210-21

I;

PLAN GEOMÉTRIQUE [...],

1805;

[Catasto RABBINI].

1866, fol. XIX; E.

GRIBAUDI Rossi,

1975,

pp.

47-48.

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