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640

VILLA CORTELLAllI, GIÀ PALLAVICINO

Viale Settimio Severo 29 r

83

Villa.

Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario (probabile residenza regia). La villa benché

trasformata costituisce riferimento visivo della conca del Righino.

Probabile residenza collinare di Madama Reale Cristina di Francia, la villa, nel 1696, era di proprietà dei Pallavicino.

Un documento di Curia della metà del Settecento e la

Carta topografica della Caccia

0762],

attribuiscono la proprietà

ai Donaudi. A fine Settecento il Grossi riporta la grandiosità dell'impianto del palazzo con sontuoso scalone esterno,

vasto salone, appartamenti al piano nobile, ameni passeggi e un bel giardino Nel 1831 fu acquistata dai Priis Dellera

che la tennero fino al 1870. Nel 1882 fu ceduta all'Ordine dalle Piccole Serve dei Malati Poveri. L'impianto a blocco

lineare si è in parte mantenuto, ma sostanziali sono stati i lavori per la trasformazione della villa in Istituto.

A.

GRossi,

1791. pp. 126-127;

PLAN GEOMÉTRIQUE [...],

1805;

[Catasto RABBINI].

1866, fol. XXVII; E. GRIBAUDI Rossi, 1975.

pp. 478-481.

VILLA CARISIO, GIÀ VIGNA GIANOGLIO

Viale Seneca 31

Vigna.

Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario. Concorre alla sequenza di vigne di Viale

Seneca.

La

Carla topografica della Caccia

segnala sul sito una vigna Gianoglio di impianto quadrato. Priva di denominazione si

ritrova sulla mappa napoleonica. Nella mappa Rabbini compare ancora il piccolo blocco sottostrada segnalato nelle

iconografie precedenti e un edificio ad impianto quadrato con denominazione V. Carisio.

Carla topografica della Caccia [

1762]:

PLAN GEOMÉTRIQUE [...].

1805;

[Catasto RABBINI].

1866. fol.

XXVII:

E.

G

RI

BAUDI

ROSSI.

1975, p. 486.

VILLA PONZANO, GIÀ VIGNA PERACHIA

Strada del Ponte Verde 16

Villa.

Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario, connota il versante inverso di Val Salice.

La villa era di proprietà del medico Gianoglio, come testimonia la

Carta topografica della Caccia,

e si presentava con

impianto a blocco. Il Grossi la cita come ,. il Bali vigna del Sig. Gaetano Calcagni». La mappa napoleonica segnala

l'aggiunta di un corpo ad Est. Tale impianto, che si conserva nella Rabbini,

è

ancora riconoscibile. Ristrutturata nel

1982.

Carta topografica della Caccia

[1762]; A.

GRossi.

1791. p. 14;

PLAN GEOMÉTRIQUE [...]. 1805; [Catasto RABBINI], 1866.

fol.

XXVII;

E.

GRIBAUDI Rossi.

1975. pp. 463-464.

VILLA OSSOLA, GIÀ VIGNA GIANOGLIO

Strada del Ponte Verde 20

Vigna.

Segnalazione di edificio con elementi di significato culturale e documentario; connota il versante

,

.inverso» di Val

Salice.

Un documento del 1673 indica il Sig. Giovenale Rosso come proprietario della vigna. Nel 1678 fu venduta al mercante

Pitoé e quindi ai Gianoglio. L'impianto articolato segnato nella mappa napoleonica non

è

più presente nella mappa

Rabbini, ove si rileva invece un edificio a pianta allungata. Nel 1982 è stata ristrutturata.

Carla topografica della Caccia

[1762]; A.

GRossI.

1791. p. 152;

PLAN GEOMÉTRIQUE [...

]. 1805;

[Catasto RABBINI], 1866.

fol.

XXVII:

E.

GRIBAUDI Rossi.

1975. p. 464.

VILLA GIOLITTI, GIÀ LA VIGNA

Strada Val Salice 10

Villa e parco.

Edificio di valore ambientale e documentario; concorre insieme al parco alla definizione dell'imbocco di Strada Val

Salice.

Nel sito dell'antico edificio, denominato La Vigna» nella

Carla topografica della Caccia,

oggi sorge una villa

dei

primi anni del Novecento. Già nella mappa del Catasto Rabbini appariva un complesso di edifici circondati da giardini

Demolite talune parti di probabili edifici di servizio, la villa, di impianto ottocentesco, fu riplasmata.

Carta topografica della Caccia [17621: PLAN GEOMÉTRIQUE [...],

1805:

[Catasto RABBINI],

1866, fol.

XXVII.

VILLA BUONCOMPAGNI, GIÀ VIGNA VERGNANO

Strada Val Salice 9

Vigna.

Edificio di valore ambientale e documentario. I muri di sostegno dell'.. artefatto piano e il giardino con alberi ad alto

fusto concorrono alla definizione ambientale dell'imbocco di Val Salice.

L'edificio, di impianto seicentesco, viene ceduto nel 1690 alla Compagnia di San Paolo. Nel 1780

è

affittavolo Pietro

Paolo Gay che la compera, ma la rivende poco dopo. Nel 1795 passa ai Roero di S. Severino e nell'Ottocento è dei

Buoncompagni. L'impianto a blocco su „artefatto piano» subisce delle trasformazioni a metà Ottocento.

V.D.

M.G.V.

V.D.

M.G.V

.

84*

Tav.

59

(2.6.)

M.G.V.

87

Tav.

59

(2.6.)

Carta topografica della Caccia

[1762]: A.

GRossI.

1791. p. 151;

PLAN GEOMÉTRIQUE [

fol.

XXVI;

E.

GRIBAUDI

Rossi, 1975, pp. 420-422.

1805:

[Cataslo RABBINI],

1866.

]

V.D.

Tav.

59

(2.6.)

85*

Tav.

59

(2.6.)

85 bis*

Tav.

59

(2.6.)

86

Tav.

59

(2.6.)