

i
Le
aree ambientali
del Po.
La costruzione del ponte napoleonico (1808-1814) e delle due
piazze ai suoi capi (1818-1835), rapportata alle assialità della città
antica — ormai aperta — connette il paesaggio fluviale (fig. dl)
sino ad allora qualificato architettonicamente solo in interventi
episodici (fig. d3), all'ambiente urbano. L'esplicita intenziona-
lità architettonica è tuttavia immediatamente condizionata da
necessità pratiche, quali la Diga Michelotti (1815, fig. dl), e poi
dall'interruzione del progetto unitario dei Murazzi (1873, fig. d2).
Nuovi modi di uso della città motivano le sistemazioni paesag-
gistiche tra Ottocento e Novecento (figg. d4, d5) con l'impianto
del Parco del Valentino e iterano le connessioni tra le sponde,
dove i ponti mantengono un esplicito carattere monumentale (figg
d4, d5, d6).