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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
Sulla facciata:
D. O. M.
Deiparae in 'Coelvm assvrnptae
Ipsvqve coepit
Caritas
D. D. D.
Anno MDCCLV.
Quelle dell'interno della chiesa per ordIne cronologico
sono le seguenti:
Riguarda la prima che sta in un andito presso l'altare
maggiore a
cornv evangeli;
Melchior Borgarelli, nobile di
Chieri, figlio di Alessio, e fratello di Michele presidente di
Camera sotto i re di Francia Enrico II, Francesco
il
e Carlo
IX.
Il nostro Melchior servi pure
i
re di Francia mentre domina–
vano in Piemonte, e col fratello compartecipava nella signoria
di Poirino. La consorte
pudicissi11la
dell'epitaffio era Bernar–
dina dei Saluzzo signori della Manta, la quale non gli pro–
creò alcun figlio.
D. O. M.
M el c hi o ri B org ar e l i o e magnifico oppido Carii
Orivndo viro oeconomicae- discÌplinae
Peritissimo annonae Regiae praefecto
Insignisqve oppidi Avillaniae pro Xpianissimo
Rege cvi sernpcr charvs fvit Baylivo
Vxor pvdicissirna et fratres rnoestissimi
Hoc monvmentvrn posvervnt Obiit X Kalendas
Maii anno a Virginis party Qvingentesimo
Primo svpra rnillesirnvrn qvingentesirnvrn Cbristianissirno
Henrico Francorvm Rege regnante.
Il Rossotto nel suo
syllabvs scriptorvm Pedemohtii
ci
ha
conservata l'epigrafe che nei suoi tempi esisteva anrora
IO
questa chiesa, e che ora andò perduta.
Essa
si
riferisce ad Alessandro, figlio di Bartolomeo J.bsa
originario di Avigliana e tesoriere d'i Beatrice di Portogallo
J
consorte di Carlo
III.
Quest'Alessandro fu giureconsulto di
merito, e socio del collegio dei legisti dello Studio tòtinese.