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I M.\RMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

Dal lato del vangelo, in un'edicola, al busto di Michele An–

tonio Benso marchese di Cavour

è

posta quest'altra epigrafe:

D. O. M.

Michael Antonivs Bentivs marchio Cabvrri

Ex ' dominis Celle Dvsini T. Vallis Gorreriae

Ex nobilibvs cvbicvlariis

R. Celsitvdinis Serenissimi Dvcis Sabavdiae Victorii Amedei

Ac primvs Scvtifer

S.mi

principis Mavritii a Sabavdia

Sacellvm hoc Sanctae Theresiae dicatvm

Missa qvotidian:t dotavit

Et sepv1crvm ante illvd

Sibi posterisqve delegit

Idem iacet hic a die XX Febrvarii MDCV

Et Michael Antonivs eivs Nepos

Regivs cvbicvlarivs restavravit a MDCCLI.

Michele Antonio fu il primo dei Bensi nobili chieresi che

sia stato investito nel 1649 del feudo di Cavour. Fu gentil–

uomo di camera di Vittorio Amedeo I e scudiere del prin–

cipe Maurizio suo fratello. Era figlio di Pompilio dei signori

di Cellarengo e conte d'Isolabella, e di Caterina Duc di Celle.

Egli sposò Margherita Valperga; e dei varii figli avuti da lei

vuoI essere ricordato quel Pompilio, la cui consorte Maria di

Trecesson fece parlàre molto di sè per le sue relazioni col

duca Carlo Emanuele II.

In un' edicola a

cornv evangelii

dell'altare maggiore evvi

il

busto marmoreo coll'epitafio del primo presidente di Ca–

mera Maurizio Filippa, conte di Martiniana, figlio di Gian

Antonio cavaliere ed uditore di Rota a Bologna, poi sena–

tOre a Torino. Maurizio, o Gi:m Maurizio al quale si rife–

risce l'epitafio, fu suo secondogenito: nel 1645 ebbe Mar–

tiniana in contea e nel 1648 ottenne infeudazione di S. Mi–

chele, Prazzo ed Ussolo; fu socio del collegio di giurispru–

denza dello studio torinese; quindi ottenne vari

i

uffici, fra

quali quel della direzione dell'annona, còmpito difficile a