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I MARMI SCRITTI DI
TORI~O
E SUBURBIO
Filippo Bertola di Exilles beneficiato di S. Michele di Chivasso,
figlio del fu conte Ignazio, (l'ingegnere abbastanza noto del–
l'assedio del 1706) di anni 65, prevosto di S. Michele della
Chiusa, morto il sette agosto. Notisi però che dal
l°
gennaio
1778 vietata la tumulazione nelle chiese, i defunti della par–
rocchiale di S. Marco venivano sepolti nel cenotafio presso
i
molini della Rocca. Moriva sotto la stessa parrocchia
Louis
Marra Eugéne de Chaisne, chevalier, seigneur la Cottrnuaille
et autres lieux, chevalier de l' Ordre marechaux de France,
èpous de tnademoiselle Josephine Sophie de Cortance d'àge de 48
ans,
morto il
21
gennaio 179
r.
D. Giambattista Grisostomo
Teppati professore di filosofia alla Università, morto d'anni
85
il
tredici dicembre
1792;
Giuseppe Maria Rossillon set–
timo abate di S. Ponzio, confessore della principessa di Pie–
monte, d'anni 46, morto
il
13 luglio 1793; e finalmente- il
18 dicell1bre 1796
il
conte Domenico Antonio Sommati di
Mombello intendente generale, d'anni
71,
vedovo di Teresa
dei conti d'Arcourt.
XXVI.
S. MARIA DI PIAZZA.
Era una delle più antiche parrocchie di Torino. Nella visita
fattane nel 1368 dal vescovo Giovanni dei signori di Rivalta
fu ritrovata assai scarsa in arredi sacri: un solo calice d'ar–
gento, tre grandi candeIIieri di ferro e tre piccoli, due para–
mentali, due banchi! (I). Fu ceduta nel 1543 ai Carmelitani
che da alcuni anni dopo la distruzione di S.-Sebastiano presso
porta marmorea erano allogati a S. Benigno presso
il
civico
palazzo. Ma nel 1551 l'arcivescovo Cesare Cibo visitatala,
(I)
Cbiuso.
Saggio di antichi documenti dell'Archivio arcivescovile di
Torino. Tome XVIII della Miscellanea di storia italiana.