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I MARMI SCRITTI DI 'fORINO E SUBURBIO
Erano due fratelli che si dicevano originari di Ventimiglia,
e che nel
1694
avevano ottenuto l'infeudazione di Barba–
resco con Trezzo nel circondario d'Alba, e nel 1704 di
Canelli. Essi furono benemeriti dell'industria serica fra noi.
L'iscrizione era questa:
D. O. M.
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Caneliarvm et Barbarisci comites
Svis svorvmqve cineribvs
Tranqvillam hoc in tvmvlo reqviem
Parabant
Anno Domini MDCCXIX.
In faccia all'altare maggiore nel pavimento era statà posta
la seguente indicazione:
Octavivs Solarivs ex Dominis Govoni
Marchio Brelii pro se svisqve parabat
MDCCXXVI.
Basterà dire che si trattava di Ottavio Francesco Solaro
di Govone, acquisitore del marchesato di Breglio, ministro
a Lucerna, a Parigi, ecc., poi cavaliere dell'Annunziata morto
poi nonagenario.
La Regina Polissena Cristina d'Assia-Rheinfelds seconda
moglie di Re Carlo Eman uele III, per voto erigeva nel 1727
l'altare di S. Giuseppe sovra cui leggesi in un cartello mar–
moreo quest'indicazione:
Polixena .
Regina<
Ex voto
Anno MDCCXXVI.
Avanti la cappella di S. Giuseppe, sul
pavimento~
sta
il
sepolc.iodi Cado
Gius~pp~
J\ntooio della Chiesa, marchese