

1 MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
Catolo Dominico Beriae ex comitibvs a Sale
(I)
Qvi sacellvm hoc sibi svisqve primvs obtinvit
Benedictvs Mavritivs filivs et haeres ex asse
Dvm expolit et ornat
Monvmentvm hoc moerens ponit
A. MDCCLXVII.
Francesca Gabriella dei Montefalcon ·di Ciamberi, signori
di S. Pierre di Seney, moglie probabilmente di Vittorio
Amedeo Asinari di Casasco, marchese di Bernezzo, ecc., pre–
parossi in questa chiesa la sua sepoltura, ponendovi questa
indicazione:
Francisca Gabriela Asinari
Marchionissa Bernetii
Montefalcon
Pro se ac svis hvnc tvmvlvm elegit
Anno MDCCLXIX.
Presso la pila prima della cappella della sacra Famiglia
sul suolo erasi pure preparato
il
suo sepolcro Antonio Rezia
dei signori di Mombello di Chieri, clinico assai reputato,
due volte rettore del collegio medico di Torino. Fu archiatro
della Corte, e nel
1750
accompagnò a Torino Maria Anto-
(I)
Le vicende di questa famiglia sono prova, come i nostri reali in
quei tempi sapevano innalzare i loro sudditi da qualunque stato, ove one–
stamente operosi. Carlo Domenico, figlio di Giambattista Beria da Nole,
nato peraltro a Vercelli, dopo essere stato
il
24 settembre 1729 emanci–
pato dal padre, nell'occasione del suo matrimonio con Antonia Domenica,
figlia di Carlo Francesco Gianotti di Giaveno, e ciò perchè potesse meglio
attendere al commercio, vi si dedicò a tutt'uomo, e riuscì ad ottenere im–
prese lucrose, come fu quella di fornire il pane all'esercito. Desiderando
secondo il vezzo
di
ogni tempo di cangiare stato, nel 1742, previe le con–
suete lettere di abilitazione, potè conseguire
il
feudo di Sale, fattogli pa–
gare assai bene dal Governo, come mi rivela un inedito carteggio riser–
vato del conte di S. Laurent segretario di Stato. Un de' suoi figli acquistò
più tardi
il
feudo di Argentine nella Savoia. E costui
è
appunto il Bene–
detto Maurizio che abbelll il sepolcro acquistato dal padre, di cui nell'epigrafe.