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concorso ai posti gratuiti vacanti si apre ogni anno in quel
giorno e quei luoghi che saranno con Decreto reale desi–
gnati; si compone di sei lavori in iscritto e di altrettanti
esami verbali divisi in tre parti, delle quali la prima com–
prende la Letteratura Latina, l'Italiana e la Storia; la se–
conda la Logica ' e Metafisica, l'Algebra e Geometria; la
terza l'Etica e la Fisica; deve il candidato per poter
con–
seguire
il
posto cui concorre, oltre alle condizioni di condotta
e di ristretta fortuna, aver compiuto
il
corso . degli " studi
secondari, e superare l'idoneità, cioè i UllO dei voti nella
totalità delle prove che compongono
il
concorso, e conse–
guirne almeno la metà in ciascuna delle tre parti in cui
il
medesimo si divide. Tra più concorrenti idonei
il
posto spetta
a colni che raccoglie maggior numero di punti nel voto com–
plessivo, ed a parità di merito al più povero. Col secondo
sono designate le attribuzioni del Governatore, del Consiglio
Collegiale, dei vari uffizi esistenti nell'Istituto; i doveri dei
giovani collegiali, che sono ad un di presso identici a quelli
sanciti dal ministro lVIameli nel 1850 e ripetuti negli altri re–
golamenti che uscirono in seguito; i premi per i più distinti,
le pene per i negligenti,
il
modo di conferir quelli, e di in–
fliggere queste. Non vi sono più ammessi giovani convittori,
vale a dire a pagamento, intendendosi che il Collegio abbia
quind ' innanzi ad essere, secondo le particolari sue leggi,
un asilo soltanto per i più segnalati, le cui famiglie poco
agiate mancano di mezzi per assegnare ai figli una speciale
protezione, una vigile direzione fuori del proprio paese, e
pei quali la società ha perciò un interesse maggiore che
siano con particolari mezzi condotti con sicurezza alla pro–
fittevole mèta della loro carriera; laddove i giovani di più
larga fortuna hanno modo di trovare facilmente chi è di–
sposto di sostituirsi nelle cure e nella vigilanza alle proprie
famiglie pel tempo che ne devono restar lontani pei loro
studi. In questo modo l'onorevole dotto Lanza la breve vita
concessa presso di noi ai ministri usava nell'assicurare un
avvenire sempre più prospero al .Collegio,
senonchè
l'opera
per la quale dimostrava tanto zelo fu
pressqchè
infruttuosa,
a causa di nuovi e fortunosi eventi che indi a poco successero. .