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- 08-

concorso ai posti gratuiti vacanti si apre ogni anno in quel

giorno e quei luoghi che saranno con Decreto reale desi–

gnati; si compone di sei lavori in iscritto e di altrettanti

esami verbali divisi in tre parti, delle quali la prima com–

prende la Letteratura Latina, l'Italiana e la Storia; la se–

conda la Logica ' e Metafisica, l'Algebra e Geometria; la

terza l'Etica e la Fisica; deve il candidato per poter

con–

seguire

il

posto cui concorre, oltre alle condizioni di condotta

e di ristretta fortuna, aver compiuto

il

corso . degli " studi

secondari, e superare l'idoneità, cioè i UllO dei voti nella

totalità delle prove che compongono

il

concorso, e conse–

guirne almeno la metà in ciascuna delle tre parti in cui

il

medesimo si divide. Tra più concorrenti idonei

il

posto spetta

a colni che raccoglie maggior numero di punti nel voto com–

plessivo, ed a parità di merito al più povero. Col secondo

sono designate le attribuzioni del Governatore, del Consiglio

Collegiale, dei vari uffizi esistenti nell'Istituto; i doveri dei

giovani collegiali, che sono ad un di presso identici a quelli

sanciti dal ministro lVIameli nel 1850 e ripetuti negli altri re–

golamenti che uscirono in seguito; i premi per i più distinti,

le pene per i negligenti,

il

modo di conferir quelli, e di in–

fliggere queste. Non vi sono più ammessi giovani convittori,

vale a dire a pagamento, intendendosi che il Collegio abbia

quind ' innanzi ad essere, secondo le particolari sue leggi,

un asilo soltanto per i più segnalati, le cui famiglie poco

agiate mancano di mezzi per assegnare ai figli una speciale

protezione, una vigile direzione fuori del proprio paese, e

pei quali la società ha perciò un interesse maggiore che

siano con particolari mezzi condotti con sicurezza alla pro–

fittevole mèta della loro carriera; laddove i giovani di più

larga fortuna hanno modo di trovare facilmente chi è di–

sposto di sostituirsi nelle cure e nella vigilanza alle proprie

famiglie pel tempo che ne devono restar lontani pei loro

studi. In questo modo l'onorevole dotto Lanza la breve vita

concessa presso di noi ai ministri usava nell'assicurare un

avvenire sempre più prospero al .Collegio,

senonchè

l'opera

per la quale dimostrava tanto zelo fu

pressqchè

infruttuosa,

a causa di nuovi e fortunosi eventi che indi a poco successero. .