

CAPITOLO IX.
Da Il'anno 1860 ai giorni nostri.
Colla pac e seguita a Villafranca venivano colla Lombardia
liber at a dal giogo straniero , ad unirsi al Pi emonte libera–
tore, sot to lo scettro di Vi ttorio Emanuele gli altri S ta ti
italiani che ne erano ancor divisi, onde la necessità pel
Governo di più numer osi ed ampii locali per allo ggiani i
vari dicasteri che andavano ingrossando le fila dei lor o im–
piegati in proporzione dell'ampliarsi del nuovo Regno. A
tal fine fu, tra i primi, scelt o il fabbricato del Collegio,
sebbene ne fosse tuttavia ingombra una parte dall 'Osp edal e
Mili tare,
ot to la data infatti del 27 maggio
l
60)
il
govern atore
prof. cav. Cesano ri ceveva dal conte Terenzio Mami ani , che
in quell'epoca jl i fre quent i cambiamenti di Minist eri tro–
vavas i a capo di quello dell a P ubblica Istruzione, una
let
tera, dov e gli si annuncia va che nella seduta del 23 stesso
mese,
il
Consiglio dei mini t ri aveva deciso che gli uffici del
Mini st ero della guer r a dovessero essere trasportati nel fab–
bricato del Colleg io, e quindi lo invitava a dare gli oppor–
tuni provvedimenti acciò fosse tosto lasciato libero, massime
nel braccio di mezzogiorno, ove la natura dei lavori da ese–
guirsi permetteva al Minì stero or detto di pot erlo occupare
entr o pochi giorn i. Rispondevagli il cav. Cesano, che avrebbe