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creduto di mancare al proprio dovere, se avesse ommessn
di fargli rispettosamente osservare, come
il
fabbricato di
cui il Collegio era in possesso essendogli stato attribuito colla
legge 25 agosto 1848, epperciò essendo necessaria un'altra
legge perchè ne venisse legittimamente privato, sarebbe
stato desiderabile che questa legge fosse emanata prima
che avesse ricevuto
il
suo effetto la nuova destinazione che
si era deliberato di dare al fabbricato medesimo. Replica–
vagli
il
conte Mamiani non essere sfuggita al Ministero la
circostanza che la casa occupata dal Collegio eragli stat a
assegnata colla legge anzi citata, ma che trattandosi di
soddisfare ad una necessità che non ammetteva indugio,
egli doveva insistere sulle dategli disposizioni per la pronta
rimessione del . fabbricato al Ministero della guerra; che
anzi la cessione del medesimo non essendo, secondo ogni
probabilità, soltanto provvisoria, ma definitiva, lo avvertiva
di non contrarre impegni con chicchessia per provvedere
nuovi locali pel Collegio, o pei Funzionari di esso a cari co
del Governo , senza prev entiva ministeriale approvazione,
sibbene di avvisare al sito in cui pot evansi temporaria–
mente depositare le carte dell'archivio ed i libri della bi–
blioteca (l) .
Di front e ad una tale insist enza s' intra prese lo scombr o
del fabbri cato ; una parte dei mobili si trasportò al Mini–
stero della Pubblica Istruzione, che se ne servì per nso pro–
prio , dell'altra, tranne la biblioteca, si eseguì coll'inte rvento
di un delegato dal Ministero suddetto e coll'o pera di un
perito giurato la vendita ri cavand osene ad opera finita
una somma non di molto superiore alle lire 30 mila, che
fu convertita in una rendita sul Debito Pubbli co dello Sta to
in favore dell'I stituto. In quanto alla biblioteca, le opere
riflettenti la Medicina, la Chirurgia e Scienze attini, furono
depositate presso l'Ac cademia Medico-Chirurgica di Torino ,
tutti gli altri volumi eccedenti in numero i 13 mila insieme
(I) Vedi nella Segreteria del Collegio, presso l'Un iversità, il catalogo
alfabetico in due gra ndi volumi, delle opere che la componevano.