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1859 al Cadorna successe
il
conte Gabrio Casati. Questi scor–
gendo imminente l'epoca della l'iapertura dei corsi univer–
sitari senza poter pr evedere quella in cui si avrebbe potuto
aver libero dall'Autorità Militare
il
locale del Collegio, e ri–
conoscendo perciò necessario di provvedere agli alunni che
avrebbero dovuto essere raccolti in esso, emanava sotto la
data del 15 ottobre
di -
quell'anno le seguenti disposizioni:
" l °
Finchè gli allievi possano avere stanza e vitto in
Col~
legio sarà intanto loro corri sposta la pensione mensuale di
L. 60 per ciascuno. 2° Sarà obbligo degli allievi di frequen–
tare le rip etizioni che loro verr anno fatte dai ri spettivi
loro Prefetti e Ripetitori in quei locali, ed a quelle ore
che verranno in proposito determinate (l)
i.
3° Rimane egual–
mente fermo ogni altro loro obbligo riguardante gli esami,
non esclusi quelli detti di Natale e di Pasqua ed in gene–
ral e continuano ad essere soggetti a tutti quei doveri e
discipline che loro incombono indipendentemente dalla re–
sidenza nell'Istituto. In particolare gli allievi studenti di
Medicina e Chirurgia devono continuare a prest are , come
hanno sempre praticato;
il
loro servizio nelle Cliniche del–
l'Ospedale Maggiore di S. Gio. Battista
i
4° Dovrà infine
ciascun allievo dopo presa la relativa iscrizione nella Se–
greteria della R" Università presentarsi al Governatore per
dar gli
il
proprio nome e cognome, ed indicargli la pensione
o famiglia pr esso la quale
è
collocato. "
Quanto ai superiori. impiegati ed inservienti del Collegio
sarà corri sposto a ciascuno
il
proprio stip endio oltre un'in–
dennità di L.
GO
mensuali al Governatore, ai Prefetti ed
al Segretario-Contabile; di L. 55 ai Ripetit ori-Assist enti e
di L. 30 agli Inservienti.
Queste disposizioni dettate ed accolte colla speranza che
non sarebbesi trattato che di un provvedimento puramente
interinale, e che perciò non sarebbe più sta ta guari lontana la
riapertura del Collegio, furono invece, secondo che vedremo
(1)
Per le ripetizioni agli allievi del Collegio si presero a pigione al
prezzo di L. Mì7 tre camere al piano terreno della casa del marchese
Della Rovere in via Cavour.