

·
Fondazione Boschis.
Il sacerdote Don Gaspare Bos chis di Susa con testamento
24 giugno 1820, ri cevuto Gravier notaio in detta città, dopo
avere instituito in suo erede universale l'anima propria, e
chiamato ad esecutore testamentario quegli tra i suoi parenti
che sarà a tal ufficio eletto da un consiglio di parent ela
composto delle persone da lui designate, pas sando a spe–
cificare l'uso cui intendeva dovessero servire le sue sostanze,
ed
il
modo di amministrarle, così esprimevasi:
" ..... Art. 16. Depurata l'eredità dei debiti, di cui possa
" essere gravata al tempo del decesso del testatore, egual–
" mente che dai legati e dai pesi sovraggiunti, per l'estin–
" zione dei quali non si potranno mai intaccare li capitali,
" nè addivenire a veruna vendita di stabili, dovendosi questi
" bensì conservare sempre salvi ed intatti, si disporrà sol–
" tanto dei redditi e proventi di un anno e più, giusta il
" bisogno, e sino a perfetta liberazione, e quindi ogni r ed–
" dito annuale sarà impiegato a formare una dotazion e per
" lo stabilimento di una piazza, che col presente
il
testa–
" tore instituisce nel Collegio delle Provincie in Torino a
" favore di un soggetto, il quale, alla naturale inclinazione
". allo studio. riunisca la moralità e l'onestà, e mostrando
" un desiderio per l'avanzamento nelle scienze, desideri di
" abilitarsi ad una Facoltà qualunque, senza che per l'in-