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- 173-

" difetto per altri soccorsi ed elemosine da amministrarsi

" da un Consiglio di parentela ivi designato con intervento

" del Prevosto della Parrocchiale, e del Prefetto

pro telll–

" pore

del Tribunale di Prefettura, e dopo estinte le due

" linee di parentela dal testatore indicate, dalla Congrega–

" zione Locale di Carità. Dalle informazioni che ci sono state

" rassegnate risultandoci utile nell'interesse pubblico e dei

" poveri l'anzidetta istituzione, egli

è

perciò che in coerenza

" al disposto dell'art. 34 del-

R.

Editto 24 dicembre 1836,

" che abbiamo ordinato, ed ordiniamo quanto segue.

" Art.

1.

È

approvata l'opera pia fondata dal sacerdote

" Boschis per lo stabilimento di una piazza gratuita nel

" Collegio delle Provincie a favore dei suoi parenti poveri,

" ed in mancanza di essi da conservarsi i proventi relativi

" negli altri usi, sovvenzioni, elemosine, nel precitato testa–

" mento designati.

" Art. 2.

}~

pure approvato

il

Consiglio di amministra–

" zione designato dallo stesso testatore con le attribuzioni

" e facoltà confertegli con che si uniformi nel maneggio della

" sostanza legata pel suddetto pio stabilimento alle disci–

" pline sancite dal citato

R.

Editto e relative istruzioni e

" provvedimenti.

" Mandiamo, ecc. ecc. "'

Dal tenore di queste disposizioni emerge che il lascito

Boschis costituisce un'istituzione a sè, amministrata ad un

di presso secondo il metodo adottato per le Congregazioni

di Carità, tanto eg-li

è

vero che essendosi nel corso del–

l'anno 1845 terminato di soddisfare ai debiti ed ai legati,

nè essendovi verun allievo che potesse approfittare del

posto che forma lo scopo principale del lascito, il Consiglio

di parentela sovracitato, con sua deliberazione 15 dicembre

dello stesso anno, assegnava le rendite della successione

Boschis alle figlie di una zia paterna del testatore in con–

formità delle disposizioni testamentarie di lui, ed esse ne

usufruirono sino a tutto

il

mese di ottobre dell'anno 1855.

Presentatosi poi come aspirante alla piazza Boschis un

giovane studente, dal lato materno parente del fondatore,

gliela conferiva

j

senonchè non essendo le rendite di cui si