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ciò solo che si trovi un altro giovane che incominci

il

corso

liceale, e che appartenga ad nn ordine di chiamati di pre–

ferenza.

ART. 8. Se, o per difetto di studenti ammessibili al

detto posto gratuito, o per qualsivoglia altra causa

sl

fa–

cessero dei risparmi sulla mentovata rendita, la somma ri–

sparmiata si dovrà convertire in uno o più premi di lire

duecento caduno, da assegnarsi a quelli fra gli studenti di

Medicina e Chirurgia che ne saranno riconosciuti più me–

ritevoli con quell'esame, o quell'altro qualsiasi criterio che

fosse per stabilire in ciascun anno la Facoltà Medico-Chi–

rurgica dell'Università di Torino.

ART. 9. I premi verranno assegnati di preferenza ai

corsi più avanzati, non tenuto conto della destinazione che

negli anni precedenti loro si fosse data.

ART. lO. Al concorso per detti premi saranno ammessi

tutti gli studenti di Medicina' e Chirurgia di questa Uni–

versità, senza distinzione di provincia o di mezzi di fortuna ;

e si avrà solo riguardo al merito scientifico.

ART. Il. Perchè un giovane regolarmente investito vi

sia decaduto dai suoi 'diritti del posto gratuito, basterebbe

che non sia promosso un solo anno, se vi sono altri con–

correnti che abbiano diritto al medesimo, ancorchè appar–

tenenti ad ordine inferiore di chiamati; ove poi non si trovi

alcun concorrente, perchè ne decada sarà necessario che

l'investito non sia stato promosso al corso superiore per

due anni consecutivi.

'

In forza di queste disposizioni ' la fondazione Riberi si

trova regolata nel senso di quella del teologo Bricco, e fa,

come questa, parte del Collegio Carlo Alberto per gli stu–

denti delle provincie, vale a dire di quell'Istituto nel quale

il tanto compianto quanto illustre professore entrò come al–

lievo a posto gratuito, e preludiò a quella lunga carriera d'in–

segnamento e di pratico esercizio che gli fruttò onorifiche

palme, eminenti cariche ed ingenti ricchezze, e verso il quale

perciò, come egli stesso ebbe ad affermare sentivasi vincolato

da un sentimento quasi direbbesi di domestica affezione, con–

siderando

il

bene del medesimo come suo proprio.