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CIEBAT 1506 — . Sulla cornice era scritto :
VEN. FR. HENRICVS BALISTRERIVS AL-
BEN . DIVO FRANCISCO HOC OPVS DI-
CAV IT 1506. Nella Pinacoteca R. è a punto
una tavola (n. 39) con questo stesso soggetto
e la medesima iscrizione, eccetto l ’ anno. Che
sia questa la tavola già de’ Francescani in
Alba?
Nella Certosa, presso Asti, erano due lunette
sopra la porta del coro, ma ora essendo la
Certosa interamente rovinata non saprei dire
la fine di queste pitture. La grande ancona
dell’altare maggiore di quella Certosa (alta
3m,50 e larga 2m,93) ora si vede nella Pina
coteca R. e porta il n. 54 bis. Ha la scritta
— MACRINVS FACIEBAT 1498 — , e sulla
fimbria della veste di San Girolamo — MA
CRINVS DE ALBA FACIEBAT — .
Nella Certosa, presso Pavia, è l ’ancona della
cappella di S. Ugo, in due ordini a tre scom
partimenti ciascuno. Nell’inferiore, alto l m,412,
è la Madonna col Bambino in trono, S. Ugo
e S. Anselm o , e sul gradino la scritta —
MACRINYS D ’ ALBA FACIEBAT 1496 — .
Nel superiore, alto l m,113, lo scompartimento
di mezzo finisce con un semicerchio sul piano
degli altri due. In questo è la Resurrezione,
nei laterali S. Matteo e S. Luca , S. Marco
e S. Giovanni.
Nella chiesa di S. Maria di Lucedio, dio
cesi di Casale, è sull'altar maggiore una tavola
con la Madonna, e genuflesso dinanzi a lei
Annibaie Paleologo, dei marchesi di Monfer
rato, commendatario di quella badia, che or
dinò la pittura, a piè della quale sono i versi
seguenti: