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figliu olo del nobile
Giovanmartino de A l
lodio
e d i G iu lia sua consorte , e la comare
fu Apollon ia
Alladia.
Che più? N el libro
battesimale a dì
21
d i g iu gn o del
1573
si
le g g e la nota seguente: «
Nobilis dominus
«
Joannes Martinus de Alladio et Julia
«
jugales baptizare fecerunt filium nomine
« M
a c r in um
natum fieri
» . Si vede che la fa
m ig lia A llad ia voleva ricordare col nome posto
al figliu olo il soprannome del suo celebre an
tenato. M a se tutto ciò non bastasse a chiarire
che il
nome,
il
cognome
e il
soprannome
del
nostro pittore sono proprio quelli che ho detto
in p rin cipio di questa n o ta , ecco un docu
mento che ne dà la prova più sicura. È scritto
n ell’ultima faccia del volume contenente le
carte d ell’ Ospedale, segnato A A ora n ell’ar
chivio del Comune, e dice così : «
Bona im-
«
mobilia domini
J
oannis
J
acobi
dicti
M
a
-
«
cr in i
de
A
llad io
sunt subiecta fìdei com-
«
misso prò hospitali in casum quo omnes
«
de familia de Alladio deficiant sine libe-
«
ris, ut pater per eius testamentum con-
«
ditum et receptum per nóbilem Joannem
«
Gattonum
».
E qui espongo una mia idea fattami na
scere dal chiarissimo collega cav. Promis, che
cortesemente mi comunicò il ms.del Yernazza,
conservato nella Biblioteca del Re. Che la
famiglia del nostro
Macrino
sia originaria
di
Agliè (Agladium, Alladium)
onde
d’A l
ladio
,
de (d i) Alladio,
andata poi a stabi
lirsi in A lb a , ove nacque
Gian Giacomo ?
Io credo veramente che sia avvenuto così,
ma se non fosse, il nostro pittore non cesse