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— 286 —

figliu olo del nobile

Giovanmartino de A l­

lodio

e d i G iu lia sua consorte , e la comare

fu Apollon ia

Alladia.

Che più? N el libro

battesimale a dì

21

d i g iu gn o del

1573

si

le g g e la nota seguente: «

Nobilis dominus

«

Joannes Martinus de Alladio et Julia

«

jugales baptizare fecerunt filium nomine

« M

a c r in um

natum fieri

» . Si vede che la fa­

m ig lia A llad ia voleva ricordare col nome posto

al figliu olo il soprannome del suo celebre an­

tenato. M a se tutto ciò non bastasse a chiarire

che il

nome,

il

cognome

e il

soprannome

del

nostro pittore sono proprio quelli che ho detto

in p rin cipio di questa n o ta , ecco un docu­

mento che ne dà la prova più sicura. È scritto

n ell’ultima faccia del volume contenente le

carte d ell’ Ospedale, segnato A A ora n ell’ar­

chivio del Comune, e dice così : «

Bona im-

«

mobilia domini

J

oannis

J

acobi

dicti

M

a

-

«

cr in i

de

A

llad io

sunt subiecta fìdei com-

«

misso prò hospitali in casum quo omnes

«

de familia de Alladio deficiant sine libe-

«

ris, ut pater per eius testamentum con-

«

ditum et receptum per nóbilem Joannem

«

Gattonum

».

E qui espongo una mia idea fattami na­

scere dal chiarissimo collega cav. Promis, che

cortesemente mi comunicò il ms.del Yernazza,

conservato nella Biblioteca del Re. Che la

famiglia del nostro

Macrino

sia originaria

di

Agliè (Agladium, Alladium)

onde

d’A l­

ladio

,

de (d i) Alladio,

andata poi a stabi­

lirsi in A lb a , ove nacque

Gian Giacomo ?

Io credo veramente che sia avvenuto così,

ma se non fosse, il nostro pittore non cesse