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(Bologna 1873), compilato con tanta cura e
tanta erudizione geografica e storica, trovo
ad
A
la g n a
la seguente notizia : «
A
lagna,
« che scrivesi anche
Allagna,
fu patria dei
« tre fratelli
De Enricis,
l ’uno scultore e gli
« altri due pittori, oltre l ’architetto
Giovanni
Enzio
».
Pag. 223. —
Marco Palmegiani
— . Nella
Pinacoteca civica in Forlì è un dipinto del
Palmegiani, già nel Duomo, rappresentante
la
Comunione degli Apostoli.
Il Vasari lo
attribuì al Rondinelli da Ravenna, ma porta
il nome del pittore forlivese. Nella
Cronaca
Albertina
(Ms. ined. nella Biblioteca civ.
forlivese) si hanno di questa tavola le seguenti
notizie :
La Capella grande fu finita di dipingere
« al
p.io(principio) d’agosto 1501 per mano
« di M.r0Marco già d’Antonio Palmeggiano.
< Et hauendo li canonici fatto un ancona per
« la representa,ne del corpo di Xpo per l ’ al-
« tare grande fu posta suso al pr.o d’8bre 1506
« per la venuta di Papa Giulio 2° et l ’hauea
« fatta
M.roMarco Palmeggiano. Gli erano
« certe cose degnie come l ’hostia ch’ haueua
c in mano il Salvatore nostro et una pollicia
« (polizza) pinta che notava il nome del
M.ro« et era alquanto stracciata, pareua vera, te
« destaccata». Nell’altra Cronaca (Ms. ined.)
di
Andrea Bernendi
sono ripetute le stesse
notizie. Ma della vecchia ancona non è questa
tavola che la parte principale, perchè manca
la
lunetta
, che ora è in Londra, e la
pre
della
con alcune storie di S. Elena, irrepa
rabilmente perdute. È alta 2m,20 e larga2m,15.
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