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— 288 —

è tratto dall’Archivio dell’Opera del Duomo,

e dice così : « MCCCLXXX. Maestro Giouanni

« di Pessino da Lucha ebe a di due di giun-

t gno per vna andata che fe a Genova a mae-

« stro bernaba dipittore che douesse venire a

« Pisa per fare la storia di santo ranieri pi-

« sano, per andare e per tornare a Genova,

« lire tre e soldi dieci ». Ma più importante

assai è questo secondo documento del 1379

(stil. pis. 1380) 2 di giugno (

Arch, dell'0-

pera Primaz.

Pisa — Libr. entr. use. N. 58,

c. 100). « MCCCLXXX . Magister Johannes

« pessini de luca habuit ut supra prò Itura

« quando iuit Januam ad deferendum quan­

ti dam ambaxiatam magistro

Bernabo pictori

« ut veniret

ad complendum storiam Sancti

«

Raynerii

— libras tres soldos decem de-

t

nariorum pisanorum die secundo Junii ».

Questo documento prova, come osservava sa­

viamente il Bonaini, che M.° Barnaba era chia­

mato in Pisa per compiere la storia di S. Ra­

nieri da lui già incominciata, e non da altri,

come per avventura si potrebbe da qualcuno

sospettare. Ed io credo che il Bonaini si ap­

ponesse. Dove Egli cadde in errore fu nel

credere che la tavola dal Cibrario scoperta in

S. Domenico, ed ora nella R. Pinacoteca, fosse

uria cosa diversa da quella dipinta da Bar­

naba per i Domenicani di R iv o li, perchè è

quella stessa portata di là in S. Domenico in

Torino.

Pag. 219. —

A

n t

. T

a n z i

d’Alagna

ecc. — .

I biografi non sono d’ accordo sul casato di

questo pittore. Nel

Vocab. geogr. stor. sta­

tist. dell' Italia,

del prof.

S

a l v a t o r e

M

u zzi