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è tratto dall’Archivio dell’Opera del Duomo,
e dice così : « MCCCLXXX. Maestro Giouanni
« di Pessino da Lucha ebe a di due di giun-
t gno per vna andata che fe a Genova a mae-
« stro bernaba dipittore che douesse venire a
« Pisa per fare la storia di santo ranieri pi-
« sano, per andare e per tornare a Genova,
« lire tre e soldi dieci ». Ma più importante
assai è questo secondo documento del 1379
(stil. pis. 1380) 2 di giugno (
Arch, dell'0-
pera Primaz.
Pisa — Libr. entr. use. N. 58,
c. 100). « MCCCLXXX . Magister Johannes
« pessini de luca habuit ut supra prò Itura
« quando iuit Januam ad deferendum quan
ti dam ambaxiatam magistro
Bernabo pictori
« ut veniret
ad complendum storiam Sancti
«
Raynerii
— libras tres soldos decem de-
t
nariorum pisanorum die secundo Junii ».
Questo documento prova, come osservava sa
viamente il Bonaini, che M.° Barnaba era chia
mato in Pisa per compiere la storia di S. Ra
nieri da lui già incominciata, e non da altri,
come per avventura si potrebbe da qualcuno
sospettare. Ed io credo che il Bonaini si ap
ponesse. Dove Egli cadde in errore fu nel
credere che la tavola dal Cibrario scoperta in
S. Domenico, ed ora nella R. Pinacoteca, fosse
uria cosa diversa da quella dipinta da Bar
naba per i Domenicani di R iv o li, perchè è
quella stessa portata di là in S. Domenico in
Torino.
Pag. 219. —
A
n t
. T
a n z i
d’Alagna
ecc. — .
I biografi non sono d’ accordo sul casato di
questo pittore. Nel
Vocab. geogr. stor. sta
tist. dell' Italia,
del prof.
S
a l v a t o r e
M
u zzi