

Annibai illustris Ferrati Montis, et ingens
Commendatari«s nobile feeit opus
lloc fieri Pictor Macrinus natus m Alba
Auxilium pinxit contribuente Deo.
MCCCCXCIX . V . septembris.
In Alba, nella chiesa di S. Giovanni, già
degli Agostiniani, si conservano ancora due
tavole del Macrino. Quella sul terzo altare,
a sinistra di chi entra nella chiesa, rappre
senta il Bambino colla Vergine, a destra
S. Giuseppe e S. Nicola da Tolentino, e alla
sinistra S. Agostino e S. Girolamo ginoc
chioni. V ’è la scritta — MACHRINVS FA-
CIEBAT 1508 — . Nell’altra tavola, sul primo
altare a destra è la Madonna seduta col Bam
bino sulle ginocchia, messa in mezzo da San-
t ’Agostino e da Santa Lucia. L ’iscrizione non
è più leggibile. Il Piacenza (
Op. cit.,
p. 42)
ricorda anche una bellissima tavola a tre
scompartimenti che era sul primo altare, a
destra entrando, della chiesa di S. Francesco.
In quel di mezzo è la Vergine seduta col
Bambino che benedice. A piedi l ’epigrafe —
MACRINVS FACIEBAT — . Nei laterali, a
destra, in alto Dio Padre, e in basso 8. Gio-
vacchino e S. Anna; a sinistra un Angelo e
S. Giovacchino genuflesso in atto di pregare.
Nove quadretti contornavano questa tavola,
uno dei quali, quello di mezzo, superiormente,
rappresentante il Cristo ignudo sino a’ lombi,
fuori del sepolcro, appoggiato alla croce, è
del
Macrino.
Ignoro dove ora sia questa
ancona.
Ammirabile è la grande ancona con bel
fornimento architettonico, già nella Catte— 283 —