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T

ra le più pregevoli rac­

colte da cui la Civica

torinese trae vanto di

sue specialissime funzioni,

quella costituita col titolo

di Giobertiana nell'apposita

saletta del nuovo edificio di

corso Palestro, è certo la

più ricca e più importante.

Si compone essadi molti

manoscritti autografi di Vin­

cenzo Gioberti, dei copiosi

carteggi dei suoi corrispon­

denti specialmente politici,

della libreria che già a lui

appartenne e della biblio­

grafia il più possibile com­

pletadelle opere sue e degli

studi biografici e critici che

lo concernono.

Alla suaformazionequasi

totalmente provvide l’atto

nobilmente munifico della

signora Vincenza Lamarchia-

Gioberti, che nel 1878 aveva ereditato dalla zia

Teresa Gioberti quelle carte, della cui fortuna dalla

morte dei filosofo già discorse con pienezza d'infor­

mazione e precisa esposizione di vicende. Gustavo

Balsamo-Crivelli nell'introduzione atl'lndice dei car­

teggi giobertiani, pubblicato a spese del Comune

nel 1928.

Con lettera del 31 marzo 1903,esponeva la be­

nemerita gentildonna al Sindaco di Torino l'intendi­

mento suodi donare alla Città, che già qualche anno

prima solenni onoranze centenarie aveva tributato

al grande filosofo e statista del Risorgimento, « l'e­

redità letteraria di suo cugino Vincenzo

Gioberti,

comprendente la sua libreria e molti

manoscritti

che

già da mezzo secolo erano stati conservati, come

una pia e gloriosa memoria nella

sua

ne avrebbe saputo con op­

portune cautele conciliare

l'uso con la loro conserva­

zione.

Fu cosi che, dopo la for­

male

ione autoriz­

zata dal Consiglio Comunale

ed espressa con i ringrazia­

menti dell'Amministrazione

alla generosa donatrice in

seduta del 12 giugno delio

stessoanno, pervennero alla

Biblioteca la libreria del

Gioberti e, tranne i carteggi

che furono oggetto di ulte­

riore donazione, tutti i ma­

noscritti che la Sezione pos­

siede attualmente.

1

millesessa

e duecentcsessantatrè opu­

scoli che compongono pijef

sentemente la libreria non

rappresentanotuttavia,nella

sua integrità, quella già dal

Gioberti posseduta, ma solo quanto dei libri a lui

appartenuti rimase e fu salvo da altre dispersioni

dopo quella che ne fu fetta dalla prima erede con

la vendita effettuata nel 1854, per mezzo di prénota-

zioni, presso il libraio De Maria in via Dora Grossa

(ora Garibaldi).

Quasi tutti I volumi recano l'ex

libris

personale

di Crfqfrffti e non pochi ri pregia*** dell'invio

gnfo

dei rispettivi autori; quanto al loro

si possono essenzialmente oassMcare in up sn v

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teologia, religione, esegesi

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conservati* in seguivo alla morte recente

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LA SA L A G I O B E R T I A N A

DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI TORINO