Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1271 / 1769 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1271 / 1769 Next Page
Page Background

Vie, piazze e corsi di Torino illustrati nei nomi,

nelle persone, nei luoghi e nelle date

CARLO EMANUELE II (Piazza).

Sull'incrocio delle vie

Accademia Albertina e Maria Vittoria.

Questa piazza venne' aperta nel 1678, cioè ne’ primi

an.ii

della Reggenza di Madama Reale Giovanna Battista

di Nemours, che la volle dedicata al suo compianto consorte

e nell’uso comune viene chiamata ancora «Piazza Carlina >.

Carlo Alberto fece erigere a Carlo Emanuele II, nella

Cappella della Santa Sindone, un monumento presso quello

del Principe Tommaso, capostipite del ramo Savoia-Cari-

gnano. Esso porta la seguente iscrizione del Cibrario:

«Carolo Emmanueli II — cuius munificentia — urfas am­

pliata et monumenti* exornata — via montibus coelis

ad Galliam perducta — Aedes haec a solo facta — dedica-

batque — Rex Carolus Albertus — Ob. Aug. Taur. Prid.

id. Junii — A. MDCLXXV ».

Su Carlo Emanuele II vedi

C l a r e t t a

G.,

Storia di

Carlo Emanuele l i ,

Genova, 1877.

Su questa piazza sorge la Chiesa e la Caserma di Santa

Croce; nel 1930 venne murata nella facciata una lapide

dettata da Landò Ferretti: «Qui dove — i mitraglieri

d ’Italia — ebbero — tirocinio di tecnica — scuola di sacri­

ficio — viatico di gloria — vigilati dalle ombre eroiche

— di — Torino sabauda ispiratrice — I reduci — dell’Asso-

ciazione Nazionale Mitralieri — Non immemori — dei Ca­

duti — sempre pronti a intonare — il più alto canto —

delle loro armi e delle loro anime — convennero — nella

ricorrenza della Battaglia del Piave — il 13 Giugno

1930-

VIII deU’Era fascista ».

Nel

lato Noni si innalza la Caserma dei Carabinieri

Reali intitolata, dal 17 febbraio 1893, al cap. Bergia. Nella

facciata venne murata una lapide che porta incisi i versi

di Costantino Nigra, che inneggiano al Carabiniere, a cui

fa seguito l’epigrafe: «Ai Carabinieri Reali d’Italia — i Tori­

nesi — nel primo centenario — MDCCCXIV-MCMXIV —

Auspice l’istituto Nazionale per le Biblioteche dei soldati ».

Qui ebbe la sua prima sede la Legione territoriale del­

l'Anna dei Carabinieri. Reali

Il palano die sorgo al lato Nord-Est. fa n tempo de*

Coati di Guarena: la facciata i disegno del Jnvara e le

figure dipinte nei campi fra b finestre, sano di Bernardino

Galhari. Sulla parete esterna del Palazao già dAzegbo, la

cui facciata principale pcospettA la

Principe ^kmodco*

una

lapide in marmo ricorda il Marchese Roberto d'Ajegbo,

patrizio torinese, cultore oeue Dtue irti, aiamore aeua

co ttu ra

popolare.

Il Bnomouo cori ricorda qnesta P iana (/ a i a

tempi.

Tarino,

1903.

voL

IV):

• Uaa famosa

piana è

la

piana

Carlina la qnale avrebbe meritato di essere

rancata

da ben

miglior poeta e in ben più eletta faveto.

Piazza Carlina è la piana piè classica e piè rn— atirs.

piè seria • più

più ffU if e più

più plebea

e più imponente che sin mai stata sa la tana.

<Sopra questa piana sorgono msgaiÉri palarti e mise­

rabili tettoie, vi

è

l'albergo dai Moro • l'albergo di Virtù,

il ■inaaalimi di Santa C

wct

• la caserma dai CaraWainii

1vi ■compievano i 1

vendicatrice degli uomini, oggi vi si affollano i mercanti

di nebfolo d ’Asti, e regnano con assoluto dominio i bren-

tatori ubbriachi; sacra una volta alla Dea Nemesi, oggi

arde incensi e scioglie cantici al dio Bacco; una volta vi

scorreva il sangue, oggi vi scorre il vino.

«Cosi si succedono i tempi, cosi si trasformano le cose!

«Accanto all'Albergo di Virtù, non mai abbastanza

lodata istituzione, sorgeva non sono lungi anni, il Rifugio

delle Convertite delle Valli Pm^trm ti del Piemonte al

tempo in cui si insegnava n<

sità che rubando i

figli alle madri valdesi, per farli cattolici, si rendeva ser­

vizio a Dio ».

CARLO FELICE (Piazza).

Avanti alla Stazione ferroviaria

di Porta Nuova.

Nacque a Torino nel 1765, undecimo figlio di Vittorio

Amedeo III. Fu viceré di Sardegna dal 1798, che conservò,

con qualche intervallo fino

al 1821. Da lui prende il

nome la piazza che per suo

decreto si iniziò nel terzo

decenniodell’ottocento. Essa

sorse sui terreni del quar­

tiere detto di Porta Nuova,

che deve il nome alla porta

ivi eretta nel 1620. in oc*

casione del matrimonio di

Vittorio Amedeo I con Ma­

dama Cristina di Francia. I

lavori della piazza vennero

poi fatti proseguire da Carlo Alberto e infine da Vit­

torio Emanuele II. L ’attuale sua forma risale al 1835, su

disegno deO’architetto Carlo Promis. Nel meno venne

costrutta una magnifica fontana; nel 1860 poi ai iniziava

m m