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L'

• Rivista

Torino,

nei fedcolo di ottobre 1933,

hi pubblicato la descrizione del nuovo mer-

ato ortofrutticolo di via Giordano Bruno. L'arti­

colomette in evidenza la modernità della costru-

óone. la disposizione razionale dei posteggi e tu tti

iarvizi per il regolare funzionamento del mercato

per il cofTKXjtii oci ircquemi i on »

Considerazioni intarananti • confronti con

? *iio t stato tatto in importanti o tta italiane

attere, mostrano che la ubicatane del nuovo

in rapporto al traffico esterno di convo-

e smistamento della merce è i

La

sua

posizione nelle

M i stazione

di

«mistamente (fig .

I)

permetta

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ib i vagoni carichi di

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parte dalla Campania. (M ia Liguria, d tfa

■•compresa tra HoncaRen • In , arrivano alla

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(data d i an-

lu ffe I93S.

Tm.

TRAZIONE ELETTRICA FERROVIARIA

PER IL NUOVO MERCATO ORTOFRUTTICOLO

Giomein con la visione diretta della caratte-

cuspide

alpina. Moltissimi dei suoi Cervino

per la diversa stagione e per le con-

atmosferiche durante le quali vennero

tu tti sono differenti nei primi piani,

di essi manca d'altra parte di quelle doti

colore, di luce, di disegno, di espressione, che

al fondamento di ogni opera artistica.

NRoda abbandonò nell'ultimo decennio della

lo

studio accurato e profondo che in-

le opere di a ltri p ittori e che troviamo

nella sua produzione precedente tale pe-

non discuto se la ricerca lunga, incerta,

sempre tormentosa, spesso sterile, della

e del capolavoro, sia un elemento

utile per un paesista.

Certo tale ricerca non era un elemento fon-

dei temperamento artistico del nostro

più portato verso il dinamismo della

rapida e numerosa, intesa a ritrarre

ciò che vedeva e proprio come lo vedeva,

non è estraneo a questo suo orientamento

realizzazione numerosa e di produzione intensa

informa l’ultimo perìodo della sua attività,

il presagio inconsapevole

della immatura fine della

sua giornata terrena.

Nell'ultimo anno della

sua vita il Roda ebbe a

soffrire di disturbi che lim i­

tarono e spesso gli negarono

del tutto la serenità neces­

saria al lavoro.

Fu costretto per dei mesi

all'inazione completa, e tale

forzata inerzia fu quella che

maggiormente l'a fflis se e

l'unica pena di cui si la­

mentò con accento accorato

nel quale vibrava tu tto lo

strazio dell'artista sincero

che si sente separato da

quanto fu la ragione del suo

essere.

Stroncato nella piena ma­

turità della vita, ouando più e meglio era coscente

delle sue aspirazioni e padrone della sua arte,

nell'immatura perdita del Cav. Leonardo Roda

si rimpiangono a un tempo l’uomo e l'artista,

per le belle opere che il suo ingegno non d

avrebbe sicuramente negate in una vecchiaia

feconda e serena quale la sua tempra sembrava

promettere.

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