Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1677 / 1769 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1677 / 1769 Next Page
Page Background

Fu, insomma, il Maestro nuorese uno di quei

docenti che sanno creare, edificare e non soltanto

spandere fiumi di sapienza propria ed altrui senza

curarsi di vedere qual seme essa lasci cadere nelle

anime, quale risultato sviluppi nelle coscienze

avide di sapere e di vita.

Se dalla cattedra scendeva per tu tti la parola del

Chironi in lezioni ispirate sempre a criteri novelli

0 rinnovatesi, donde balzava innanzi fuso nei suoi

vari atteggiamenti multiformi il complesso orga­

nismo del d iritto , particolarmente, allievo per

allievo, egli impartiva la luce dell'anima sua e del

suo sapere in quegli studi e lavori condotti sotto

la sua guida sapiente e paziente. Erano ricerche,

esegesi, discussioni, esercitazioni pratiche che,

in un affratellamento di docenti e discenti si face­

vano nei primi tempi in una piccola sala vigilata

dai ritra tti vescovili o cardinalizi di antichi pro­

fessori dello Studio e che si tennero in seguito

nei locali più vasti di quell'istituto giurìdico, il

quale ricevette dalla direzione attiva, fattiva e

continua del Chironi un così felice impulso di vita

operosa e feconda e che nel concetto del sommo

giureconsulto avrebbe dovuto trasformarsi in una

vera e propria Scuola di applicazione e di Magi­

stero per le scienze giurìdiche.

E nella vita varia della cultura Egli scendeva

con -vigile spirito ed indefessa volontà di sapere

e di divulgare. Non è compito di questo

breve

profilo addentrarsi nello studio delle òpere del

Chironi (ben otto onere monumentali come La

colpa nel D iritto

ci.

no,

le Istituzioni di

D iritta civile italiano, Trattato di D iritto civile ita ­

liano,

ecc.; 134 opere m inori, nelle quali

campeg

giano alcuni studi come quelli sul Darwinismo m i

D iritto , Sociologia e D iritto civile,

gli studi sul

divorzio, L'opera musicale e la legge sul D iritto

d'autore, Dolo civile e responsabilità civile

<M tanto.

La parodia nel d iritto e nell'arte,

ecc.; e

innumeri

recensioni e brevi articoli) ma

si può dhrmara

che in esse lo scibile umano, in tu tta la

varietà

dei suoi aspetti e delle sue deduzioni,

ha una

delle affermazioni piò vaste e complete; in

quanto

il dominio di ogni

discipline inteltettuile appara

evidente in quella prosa

piana, persuasiva,

rioca

e sostanziosa

che f i del Chironi un autore - o r ­

bile

anche

dai orofani

e dai

d

rafani comorensibile.

come

è, e

deve

continuare ad essere di tu tti

1Maestri che vogliano veramente seminare

Vita piena, ricca.

Chi era mai questo docente che, con sei lustri

etàe dieci di laurea, veniva ad insegnare D iritto

immaginatevi — su di una cattedra plu-

giure? Le parrucche incipriate dei molti

nei quadri che sono il patrimonio ico-

della nostra Università, non si saranno

in un tentennamento di dubbio entro le

cornici, nel fondo a tinte incupite dagli

Checosa ne sapevan di Lui le venerande teste

dei viventi? Che era nato a Nuoro nel 1855,

si era addottorato in leggi a Cagliari nel 1876,

tre anni dopo era stato aggregato a quella

per il D iritto romano e civile. Aveva

per concorso la cattedra all'Università di

nel 1881, ma Cagliari e Siena erano, nella

di molti barbassori del tempo, uni­

te m inori». Gli scrìtti? Quelli si potevano

ignorare. Eppure erano di un'importanza

, del maggior rispetto: II D iritto civile nella

ultima evoluzione, Studio intorno al sequestro

trio, Dell'assicurazione sulla vita, II Darwi-

nel D iritto , II riordinamento universitario,

i caso giudicata nelle obbligazioni solidali.

Molta

penetrazione, acutezza, novità spesso

ili, intuizione giurìdica... ma la cattedra...

i cattedra...

Lacattedra) Era 1 che lo aspettavano i colleghi,

i vincere quel certo gran gelo non era bastato

i Giampietro Chironi avesse superato lo scoglio

i un concorso difficilissimo con uno di quei suc­

ciamorosi che fanno epoca negli annali uni-

i; era al vaglio dell'esperienza che si

provarlo!

«Cosi accadde che. in quel mattino brumoso

dicembre — scrisse di Lui un insigne professore

nostra Facoltà, che gli fu discepolo e poi

I collega — noi vedessimo emergere, di sotto al

| intacchino un poco apocalittico della vecchia

■cattedra, anziché la compassata figura di un profes-

Isore, secondo la immagine tradizionale, un gio­

irne nel pieno vigore delle sue forze, un uomo

|dMvero risplendente di una sua virile, tipica e

bellezza, la quale già di per sé conqui-

e vedessimo in quel viso irradiarsi uno dei

liorrìsi più luminosi, più dolci, piò seducenti che

1Domineiddio abbia mai stampato sopra l'aperto

I volto di un uomo onesto; e udissimo, a compiere

U malia dell'aspetto, dello sguardo, del sorrìso

I —unaparola di timbro cosi profondo, insinuante,

Ipmuasivo, —

che istantaneamente, starei per

lmimineamente, con la suoitanena oeti istinto,

intuizione,

dadi divinazione, dal sogno e

e cioè di tu tta le cosa piò santa, piò

1

e misteriose si

strinse

fra

la scolaresca

too-

|"W

e

Giampietro Chironi un patto di amicizia

|e di

dedizione

reciproca, die 33 am i d'insogna-

i hannooiuacato mai. Da qual momento

iG np ie tro

Chironi fa l'amico por eccattenaa di

Ito ti gli

studenti: di qud f dia «toidto— a di

I * * che

non studiarono, di quoM d a fra-

I

tentavano la M on i a di q u e i che non le fre-

! Vantavano,

di quoNi d » se lo maritavano

lf* U i che

non

Ih

culazioni nell'espressione più definitiva e definita

dell'umano pensiero.

Secondo un detto dell'Ashtraavargita il giudice

è: Re, poeta e filosofo. Immaginatevi che cosa

dev'essere colui che insegna ai giudici.

II

Chironi, seguendo i nobili esempi del Bel-

lavita e del Forti si diede tutt'uomo a dare il più

vasto e vigoroso contributo alla formazione di

una letteratura g iu rid ia nazionale. Mentre svol­

geva il suo corso d'insegnamento al nostro Ateneo,

mentre studiava con i suoi allievi, semplice nel­

l'eloquio, lineare nel pensiero, largo nella veduta

ed esattissimo sempre sia nell'espressione che

nella interpretazione, licenziava alle stampe

l'opera che lo rivelava sicuro interprete di una

luminosa filosofìa del d iritto : La colpa nel D iritto

civile odierno.

Di quest'opera dice molto bene l ’insigne giu­

rista Filippo Vassalli: «Se non sempre apparisce

rigoroso il suo ragionamento, se non sempre

appagano le soluzioni di singole questioni, se

mai a ltri, o con indagini storiche più raffinate,

o con crìtica più pacata e penetrante, ha superato

molti risultati di codesta opera, l'opera, nel

tempo in cui apparve fu superba attestazione di

ciò che poteva e di ciò che prometteva la scienza

del D iritto civile in Italia, rinnovata nel corso di

una sola generazione ».

Ma non soltanto nel campo strettamente giu­

rìdico spaziava l'ingegno del Maestro, non sol­

tanto nell'ambiente universitario lo vedevano i

suoi contemporanei attivo affermatone di un'alta

e sempre presente energetica morale ed intellet­

tuale sebbene, come Dottore aggregato alla Fa­

coltà di giurisprudenza di Cagliari, come Socio

della Regia Accademia delle Scienze di Napoli e

deH'Accademia Peloritana di Messina, come corri­

spondente dell'Accademia francese di legislazione

di Tolosa, dell'Associazione internazionale di

Berlino per lo studio del D iritto , dell'Accademia

Americana di Scienze sociali e politiche di Fila­

delfia. della Società di studi legislativi di Parigi,

come membro della Commissione Reale per

l'ordinamento dell'Istruzione Superiore e della

Commissione Superiore dell'Istruzione presso il

Ministero, nella sua qualità di vke-Prasidenta del-

l'Accademia delle Scienze ed in quella di Rettore

dell'Università di Torino, in tutte queste cariche

egli non fa soltanto l'onorato partecipe di un'ono­

rìfico incarico, ma l’attivo coadiutore dei collaghi

nella ricerca di una verità giurìdicadte sempre piò

sim rm iase aBenefizio oeiia società a per ii miglio-

-——--» -— *— -a— aa— I--—.! A

ramemo cosivi

xb ociic

K ||i

c

ow

principi rn o rjii.

Giampietro Chironi fa un apostolo

ed

un mà-

sionario dell'idea nel sanso piò fato

in ognuno degli asco ltator i, sia

save ex-cattedra, sia quando