Fu, insomma, il Maestro nuorese uno di quei
docenti che sanno creare, edificare e non soltanto
spandere fiumi di sapienza propria ed altrui senza
curarsi di vedere qual seme essa lasci cadere nelle
anime, quale risultato sviluppi nelle coscienze
avide di sapere e di vita.
Se dalla cattedra scendeva per tu tti la parola del
Chironi in lezioni ispirate sempre a criteri novelli
0 rinnovatesi, donde balzava innanzi fuso nei suoi
vari atteggiamenti multiformi il complesso orga
nismo del d iritto , particolarmente, allievo per
allievo, egli impartiva la luce dell'anima sua e del
suo sapere in quegli studi e lavori condotti sotto
la sua guida sapiente e paziente. Erano ricerche,
esegesi, discussioni, esercitazioni pratiche che,
in un affratellamento di docenti e discenti si face
vano nei primi tempi in una piccola sala vigilata
dai ritra tti vescovili o cardinalizi di antichi pro
fessori dello Studio e che si tennero in seguito
nei locali più vasti di quell'istituto giurìdico, il
quale ricevette dalla direzione attiva, fattiva e
continua del Chironi un così felice impulso di vita
operosa e feconda e che nel concetto del sommo
giureconsulto avrebbe dovuto trasformarsi in una
vera e propria Scuola di applicazione e di Magi
stero per le scienze giurìdiche.
E nella vita varia della cultura Egli scendeva
con -vigile spirito ed indefessa volontà di sapere
e di divulgare. Non è compito di questo
breve
profilo addentrarsi nello studio delle òpere del
Chironi (ben otto onere monumentali come La
colpa nel D iritto
ci.
no,
le Istituzioni di
D iritta civile italiano, Trattato di D iritto civile ita
liano,
ecc.; 134 opere m inori, nelle quali
campeg
giano alcuni studi come quelli sul Darwinismo m i
D iritto , Sociologia e D iritto civile,
gli studi sul
divorzio, L'opera musicale e la legge sul D iritto
d'autore, Dolo civile e responsabilità civile
<M tanto.
La parodia nel d iritto e nell'arte,
ecc.; e
innumeri
recensioni e brevi articoli) ma
si può dhrmara
che in esse lo scibile umano, in tu tta la
varietà
dei suoi aspetti e delle sue deduzioni,
ha una
delle affermazioni piò vaste e complete; in
quanto
il dominio di ogni
discipline inteltettuile appara
evidente in quella prosa
piana, persuasiva,
rioca
e sostanziosa
che f i del Chironi un autore - o r
bile
anche
dai orofani
e dai
d
rafani comorensibile.
come
è, e
deve
continuare ad essere di tu tti
1Maestri che vogliano veramente seminare
Vita piena, ricca.
Chi era mai questo docente che, con sei lustri
etàe dieci di laurea, veniva ad insegnare D iritto
—
immaginatevi — su di una cattedra plu-
giure? Le parrucche incipriate dei molti
nei quadri che sono il patrimonio ico-
della nostra Università, non si saranno
in un tentennamento di dubbio entro le
cornici, nel fondo a tinte incupite dagli
Checosa ne sapevan di Lui le venerande teste
dei viventi? Che era nato a Nuoro nel 1855,
si era addottorato in leggi a Cagliari nel 1876,
tre anni dopo era stato aggregato a quella
per il D iritto romano e civile. Aveva
per concorso la cattedra all'Università di
nel 1881, ma Cagliari e Siena erano, nella
di molti barbassori del tempo, uni
te m inori». Gli scrìtti? Quelli si potevano
ignorare. Eppure erano di un'importanza
, del maggior rispetto: II D iritto civile nella
ultima evoluzione, Studio intorno al sequestro
trio, Dell'assicurazione sulla vita, II Darwi-
nel D iritto , II riordinamento universitario,
i caso giudicata nelle obbligazioni solidali.
Molta
penetrazione, acutezza, novità spesso
ili, intuizione giurìdica... ma la cattedra...
i cattedra...
Lacattedra) Era 1 che lo aspettavano i colleghi,
i vincere quel certo gran gelo non era bastato
i Giampietro Chironi avesse superato lo scoglio
i un concorso difficilissimo con uno di quei suc
ciamorosi che fanno epoca negli annali uni-
i; era al vaglio dell'esperienza che si
provarlo!
«Cosi accadde che. in quel mattino brumoso
dicembre — scrisse di Lui un insigne professore
nostra Facoltà, che gli fu discepolo e poi
I collega — noi vedessimo emergere, di sotto al
| intacchino un poco apocalittico della vecchia
■cattedra, anziché la compassata figura di un profes-
Isore, secondo la immagine tradizionale, un gio
irne nel pieno vigore delle sue forze, un uomo
|dMvero risplendente di una sua virile, tipica e
bellezza, la quale già di per sé conqui-
e vedessimo in quel viso irradiarsi uno dei
liorrìsi più luminosi, più dolci, piò seducenti che
1Domineiddio abbia mai stampato sopra l'aperto
I volto di un uomo onesto; e udissimo, a compiere
U malia dell'aspetto, dello sguardo, del sorrìso
I —unaparola di timbro cosi profondo, insinuante,
Ipmuasivo, —
che istantaneamente, starei per
lmimineamente, con la suoitanena oeti istinto,
intuizione,
dadi divinazione, dal sogno e
e cioè di tu tta le cosa piò santa, piò
1
e misteriose si
strinse
fra
la scolaresca
too-
|"W
e
Giampietro Chironi un patto di amicizia
|e di
dedizione
reciproca, die 33 am i d'insogna-
i hannooiuacato mai. Da qual momento
iG np ie tro
Chironi fa l'amico por eccattenaa di
Ito ti gli
studenti: di qud f dia «toidto— a di
I * * che
non studiarono, di quoM d a fra-
I
tentavano la M on i a di q u e i che non le fre-
! Vantavano,
di quoNi d » se lo maritavano
lf* U i che
non
Ih
■
culazioni nell'espressione più definitiva e definita
dell'umano pensiero.
Secondo un detto dell'Ashtraavargita il giudice
è: Re, poeta e filosofo. Immaginatevi che cosa
dev'essere colui che insegna ai giudici.
II
Chironi, seguendo i nobili esempi del Bel-
lavita e del Forti si diede tutt'uomo a dare il più
vasto e vigoroso contributo alla formazione di
una letteratura g iu rid ia nazionale. Mentre svol
geva il suo corso d'insegnamento al nostro Ateneo,
mentre studiava con i suoi allievi, semplice nel
l'eloquio, lineare nel pensiero, largo nella veduta
ed esattissimo sempre sia nell'espressione che
nella interpretazione, licenziava alle stampe
l'opera che lo rivelava sicuro interprete di una
luminosa filosofìa del d iritto : La colpa nel D iritto
civile odierno.
Di quest'opera dice molto bene l ’insigne giu
rista Filippo Vassalli: «Se non sempre apparisce
rigoroso il suo ragionamento, se non sempre
appagano le soluzioni di singole questioni, se
mai a ltri, o con indagini storiche più raffinate,
o con crìtica più pacata e penetrante, ha superato
molti risultati di codesta opera, l'opera, nel
tempo in cui apparve fu superba attestazione di
ciò che poteva e di ciò che prometteva la scienza
del D iritto civile in Italia, rinnovata nel corso di
una sola generazione ».
Ma non soltanto nel campo strettamente giu
rìdico spaziava l'ingegno del Maestro, non sol
tanto nell'ambiente universitario lo vedevano i
suoi contemporanei attivo affermatone di un'alta
e sempre presente energetica morale ed intellet
tuale sebbene, come Dottore aggregato alla Fa
coltà di giurisprudenza di Cagliari, come Socio
della Regia Accademia delle Scienze di Napoli e
deH'Accademia Peloritana di Messina, come corri
spondente dell'Accademia francese di legislazione
di Tolosa, dell'Associazione internazionale di
Berlino per lo studio del D iritto , dell'Accademia
Americana di Scienze sociali e politiche di Fila
delfia. della Società di studi legislativi di Parigi,
come membro della Commissione Reale per
l'ordinamento dell'Istruzione Superiore e della
Commissione Superiore dell'Istruzione presso il
Ministero, nella sua qualità di vke-Prasidenta del-
l'Accademia delle Scienze ed in quella di Rettore
dell'Università di Torino, in tutte queste cariche
egli non fa soltanto l'onorato partecipe di un'ono
rìfico incarico, ma l’attivo coadiutore dei collaghi
nella ricerca di una verità giurìdicadte sempre piò
sim rm iase aBenefizio oeiia società a per ii miglio-
-——--» -— *— -a— aa— I--—.! A
ramemo cosivi
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principi rn o rjii.
Giampietro Chironi fa un apostolo
ed
un mà-
sionario dell'idea nel sanso piò fato
in ognuno degli asco ltator i, sia
save ex-cattedra, sia quando