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Mosca

Torinosin dall

PITTORI DI TORINO ALLA

2*

QUADRIENNALE D'ARTE NAZIONALE DI ROMA

Pauteed • Il f Wo

23 quadri, che ottennero plausi ed un solido successo,

ponendolo in prima fila fra gli artisti italiani della

nuova generazione.

Nato a Genova nel 1901, vivo a Torino dal 1910 -

così incomincia il Paulucci nella sua autopresenta­

zione stampata nel catalogo della Mostra, e continua:

-

Portiere della

/•

squadra della Juventus, laureato in

legge ed in scienze

economiche, a

22 anni mi dedicai

completamente alla pittura, incoraggiato nei primi passi

dalla preziosa attenzione di Casorati, cui amo qui oggi

testimoniare lo mia gratitudine.

Di ritorno da Parigi, dove avevo ricevuto una forte

impressione dai grandi maestri dell'Ottocento francese, .

da Delacroix a Manet, da Corot a Ingres, feci parte

del gruppo

« 6 »

la cui posizione polemica di schietta

aderenza alla più solida pittura francese del secolo

scorso, quale continuatrice dello gronde tradizione ita­

liana, influì vivamente nel clima dell'arte nostra.

Diversi soggiorni a

turarono quindi il mio

dirizzo pittorico, avviandomi

una concezione d'arte

comprensiva ed umana;

che presumo visibile

nei

miei

più recenti confrontati con

dellaprecedente

di tale evoluzione considero la

gior chiarezza e semplicità

giunta e che mi prova

superato]

periodo polemico, superamento

è condizione indispensabile

lizzare in arte, così come

mi

garanzia della legittimità di

che faccio, l'intima necessità

quale sento che la mia

Comunque ad

preferisco lanuda

l'opera, persuasoeh'essa

stipearsi da sè e che puntelli

servano solo a denunziarne

bolezza.

Ho opere nella Galleria

Moderna di Roma, Torino,

nel Gabinetto delle Stampe

nel Museo di Malta, nel

d'Arte occidentale di

Queste dichiarazioni

bero bastare, secondo il

per la comprensione •

opera, ma occorre meglio

dall'inizio la rapida

lineare e coerente, ed •

sivo sviluppo dei mez.<

sione.

L'aver partecipato

sizioni della Società

Belle Arti di

driennale 1923, non

importanzadi

dopo i saggi consigli e la guida del

sciva nell'Esposizione del 1926 della

Art» « A. Fontanesi » a farsi notare per

vinate finezze di colore. Seguivano nel 1929

le interessantissime mostre organizzate dai «<

tori, esposizioni che suscitarono discussioni

portarono un alito di fresco profumo, e

pittoriche parigine.

Nel 1934 in unione con Casorati nelle

adibite ad esposizione d’arte, esposero I*

prescelte per la 2»Quadriennale, ospitando ini

io questo loro locale di via Barolo 2 ir

mostre d’arte, radunando pregevoli tele di

Tosi, del tedesco Hofer o di

Astrattisti.

La

in ispecie a

del Piemonte, sono di per