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UNA LOTTERIA MISSIONARIA

A

TORINO NEL 1858

Maraschi della C. di G. dalla California, del p. Ignazio

di Santa Teresa dalla Siria, del missionario Corna-

gliotti dal Brasile, del cav. Leone Pontelli dall’Ame­

rica Centrale, ecc.

Di particolare interesse per noi sono le lettere di

monsignor Massaia dall'Abissinia e del p. Leon Des

Avancheres, savoiardo, sull’Africa orientale, di cui

tratteremo fra poco, e un lungo studio sul « Pro­

gresso della propaganda musulmana nell'Africa e nelle

Indie », di monsignor Massaia, col quale il grande

missionario piemontese « devoto agli interessi della

religione e del suo paese nativo, mirava a risvegliarne

l’attenzione intorno a certe eventualità di cui si tiene

cosi poco conto, o, per meglio dire, alle quali forse

neanche per sogno si pensava in Europa. Straniero

al linguaggio della diplomazia e della politica, l'autore

si esprime con un calore che agli occhi di alcuni,

forse, potrà parere troppo ardente; ma si ricono­

scerà certamente, sotto un'espressione alcuna volta

esagerata, un sentimento generale profondamente

vero, che potrebbe rendersi fecondo, associandosi

alle speculazioni della politica attiva... ».

Non so chi abbia scritto queste parole con cui,

nell'ebdomadario « L'Esposizione », viene presentata

la relazione del Massaia; certo furono scritte da per­

sona che conosceva i rapporti che in quegli anni

correvano tra il grande apostolo dei Galla e il Conte

di Cavour; e sono portato a credere che esse si

debbano a Cristoforo Negri, in quegli anni Direttore

Capo divisione al Ministero degli Esteri di Torino.

Il Conto di Cavour a I missionari

La vivace propaganda missionaria, che, verso la

metà del secolo scorso, portò di colpo il Regno di

Sardegna al primo posto fra gli Stati italiani per

l'obolo raccolto in favore dell'Opera della Propaga­

zione della Fede e per il numero di missionari sparsi

in tutto il mondo, e culminò, come abbiamo visto,

nelle due Lotterie missionarie del 1852, sotto il

patronato della Regina Maria Adelaide, e del 1858,

sotto quello delle Principesse di Savoia Maria Clo­

tilde e Maria Pia, coincise col momento politico in

cui il Conte di Cavour, con l'intento di allargare

sempre di più il raggio d'azione del piccolo Piemonte

sotto l'aspetto politico e commerciale, cercava di

stringere relazioni di amicizia e di commercio anche

con lontani paesi d'oltremare: Paraguay (4 marzo

1853), Perù (14 giugno 1853), San Domingo (22 marzo

1854), Messico (I* agosto 1855), Repubblica Argen­

tina (21 settembre 1855), Persia (28 febbraio 1858),

San Salvador (27 ottobre 1860), ecc.

É quindi fàcile comprendere com'egli non si sia

lasciata sfuggire l'occasione, che gli veniva offerta

dall'attività missionaria di Torino, per avere dai mis­

sionari sardi sparsi nei mondo notizie e dati sui

paesi in cui si trovavano, e per estendere in questi

paesi l'attività politica e diplomatica dei Piemonte,

cominciando dalla protezione dei missionari e degli

altri sudditi sardi che vi risiedevano.

Per ben governare, era solito dire il Conte di

Cavour, non bisogna trascurare nulla di quanto può

essere utile od onorevole per lo Stato. Così, appena

conosciuto il numero dei missionari sardi all'estero,

subito fece chiedere al can. Ortalda che si potesse

fare « perchè il nostro missionario facesse per il

suolo natio quanto fa il francese, il tedesco, lo spa­

gnolo», e l'attivissimo e intelligente Direttore, per

il Piemonte, dell'Opera per la Propagazione della

Fede fece le seguenti proposte che subito furono

accolte e recate ad effetto dal Ministero degli Esteri

di Torino: « 1° Trasmettere ai consoli l'elenco dei

nostri missionari, raccomandandoli, e per loro mezzo

facendoli raccomandare; 2° Istituire nuovi consolati

in quei luoghi più lontani nei quali il numero consi­

derevole dei missionari poteva attrarre le nostre

navi; 3° Agevolare le relazioni e i trasporti sulle

ferrovie e sulle regie navi; 4° Autorizzare una stra­

ordinaria lotteria che servisse ai missionari d'occa­

sione per fare atto di presenza in patria con l'invio

di oggetti esotici, ed a' concittadini il mezzo per

dare una dimostrazione straordinaria a connazionali

lontani ».

La Lotteria, come abbiamo visto, fu non solo

autorizzata, ma in molti modi favorita dal Governo

piemontese: le altre proposte del canonico Ortalda

furono pure subito prese in cor

'ione e, per

quanto era possibile, attuate. Infatti la Direzione

dell'Opera della Propagazione della Fede riceveva il

seguente dispaccio, in data 9 gennaio, dal Ministero

degli Esteri, retto dal Conte di Cavour:

Torino, addi 9 gennaio 1858.

Motto reverendo signore,

Memore delta domanda già prodotta da S. V. e óetl'adesivo

riscontro che le aveva dato, feci inserire l'articolo seguente nella

circolare periodica n. 3 che venne diramata il 31 dicembre scorso

a tutti i consolati di S. M. all'estero.

Recenti lavori di molta esattezza hanno (atto conoscere che

nette diverse regioni del globo esistono più di seicento missionari

sardi, diciotto dei quali sono insigniti del carattere vescovile. Questi

missionari, essendo sudditi di S. M.. hanno diritto alta particolare

protezione dei consoli di S. M.. i quali nei casi più importanti e deli­

cati avranno cura di prestarla col massimo interessamento, ma pro­

cedendo però cautamente ed in armonia coi concoli dagli Stati

■unli—j

ImICI*

Essendo, però, bm d'ogni diritto i proteggere li Quilità dì

regio suddito nd ii persone chiedente officiale sssisterni, e greve

potendo essere li difficoltà per qmlche imsnonino di tosto fornire

il regio console li provi di sudditim, sirebbe opportuno che li

S

. V. mi Inorine di ilcuni esemoUri del foclio di elenco dei mitiio

nan sardi, che io trasmetterei, quasi appendice della orcolere sud*

detta, a auai

nel cui distretto i missionari sardi sono nume-

rosi e possono fio Intente troverei in grevi contingenze.

Gredteci, ecc.

01 SALMOUR.

Il conte Roggero Gabaleonedi Saimour, segretario

■fnf n lf al Ministero desìi Esteri fora si direbbe

sottosegretario) pose il massimo impegno nel met­

tere in esecuzione ic pmpmt i

dei irtissionin