LA SOCIETÀ DEGLI ASILI DI TORINO
C
ompulsando vecchie carte dell’Archivio dell’an
tica « Società degli Asili » si rimane sorpresi e
ammirati nel leggere nomi venerati e cari di
personalità, che s'interessarono con grande amore del
problema della Scoletta per l’infanzia. E quale studio
ponevano nel risolvere questiti che a prima sem
brerebbero lievi e di mediocre importanza!
L'uomo e la sua formazione, soggetto prezioso e
diuturno di studio, nel secolo scorso, in Piemonte,
fu preoccupazione di menti e di reggitori insigni, che
rispondevano ai nomi venerati di Boncompagni,
Aporti, Roberto d'Azeglio, Cavour, Alfieri, Sclopis,
Giulio, Berti, Franchi, Parato ed altri, i quali, da
oculati e saggi reggitori, fra i problemi di capitale
importanza e di maggior studio sociale, ponevano il
problema vitale della scuola e dell'educazione dell'in
fanzia, precorrendo di tanto la nostra epoca di giusta
e saggia rivendicazione della scuola e dei suoi apo
stolati .
* * *
Nel 1839 ebbe inizio in Torino la «Società degli
Asili », che aveva « per
iscopo di studiare il problema
dell'educazione dell'infanzia; di aprire scolette; racco
gliere fondi per mantenerle; nominare maestre; provve
dere al materiale didattico, derrate, oggetti di vestiario
e combustibile per il riscaldamento...
». Il primo pre
sidente della Società fu il Conte Cario Boncompagni,
ed è interessante sapere come il tesoriere della
Società stessa fosse il Conte di Cavour, il quale fu
nominato precisamente il
28
marzo
1839,
cioè al
l'inizio, e ce lo dice il verbale di nomina redatto
con molta diligenza e che m'è caro trascrivere:
28 marzo 1839
« O. D. G. —Nominadel Segretarioedel Terriere.
« La Commissione, essendosi oggi 28 marzo radu
nata in casa del
C.reC. Boncompagni, propone egli
che si passi anzitutto alle elezioni, permezzodi vota
zione segreta, del segretario e del tesoriere.
« Si comincia dalla prima e viene eletto il Conte
Luigi Franchi.
«S i passa quindi alla seconda ed hanno ugual
numero di voti i Sigg. Bonafous e Conte Cavour, ma
il primo allegando costantemente particolari circo
stanze per essere dispensato dall'assumere tale in
combenza, ne viene esoneralo.
« Il Presidente a nome anche della Direzione
prega il Sig. Conte Cavour a volere acconsentire
ad una tale elezione. Non dissentendo egli viene
proclamato Tesoriere della Società.
« Firmato Carlo Boncompagni ».
* * •
Vediamo dunque il futuro grande amministratore
di Stato, amministrare i modesti fondi sociali del
l'istituto Scolastico, e ci commuove una piccola rice
vuta di L. IO mandata ad un azionista, che fa parte
degli incartamenti della Società, redatta e firmata
dal sommo statista. Il quale, a vero dire, non era
troppo lussuosamente trattato, se si legge in un
verbale del 23 novembre 1843 rh#* « il segretario
rappresenta inoltre essere assoluta,impossibile
di servirsi ad uso di segreteria e tesoreria del locale
attualmente destinato a tale uso (I), sia per il freddo,
sia per la polvere che viene dalla scuola e dalla strada,
sia per il rumore dalla vicina scuola ».
E dopo una sequela di considerazioni di indole
economica e di opportunità, il Consiglio delibera
« di prendere in affitto una camera da destinarsi ad
uso di segreteria e di tesoreria e incarica il segretario
di fare le opportune ricerche». A che cosa siano
approdate ie opportune ricerche i verbali non dicono;
ma pare che il nostro Tesoriere non abbia potuto
godere per molto tempo del nuovo assetto, chè, «ii
21 maggio 1844 alle II dei mattino nella casa del-
rill.moSig. Marchese Benso di Cavour, presenti i
Sigg. Camillo di Cavour, Ripa di Meana (Tesoriere
nuovo eletto) e il Prof. Giulio segretario, desiderando
il sig. Conte di Cavour liberarsi da ogni contabilità
da lui contratta nella qualità sopradetta di Tesoriere
verso la Società delle Scuole Infantili, vuol fare nelle
mani del nuovo Tesoriere il versamento dei fondi
rimasti presso di lui ».
« E il Conte Ripa di Meana. attentamente (I) esa
minati i conti presentati dal signor Conte di Cavour,
riconosce e dichiara di averti trovati esatti in ogni
loro parte e perfettamenteconformi ai libridi ammini
strazione e di cassa e agli altri elementi giustificativi
prodotti dal signor Conte di Cavour».
( I) Ert uro starai in ora
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or» demolita, fra via Principi
Amadao • «ia Carlo Afcarto, wnta a a ima dada prima «colata»