

all'epoca in cui Federico II la cedette
in «lono al Delfino di Vienna.
l n particolare importante della
storia
carinagnolese, durante la si
gnoria
del Marchese Manfredo II di
Sai uzzo, sottolinea ia ribellione dei
cittadini, oppressi da gravose impo
sizioni
e balzelli, costretti ad esu
lare
dalla patria.
Tuttavia un tempestivo intervento
del Podestà di Chieri e una disinte
ressata mediazione ristabiliscono l’or
dine e la pace, dietro relativi accordi
«ti|>ulati tra il popolo e il Marchese
venuto a pretese più miti (giugno
del 1203).
(Questa schematica visione storica
p«*r presentare un quadro generale
degli avvenimenti anteriori al grande
personaggio che ebbe i natali in que
sta
travagliata cittadina: il conte
Francesco Bussone, detto il Carma
gnola.
* * *
Questa strana figura di condot
tiero. che determina un brano inso
luto della critica storica, costituisce
il «oggetto principale attorno a cui si
aggirano personaggi e cose, docu
menti e ricordi di questa caratteri
stica cittadina piemontese.
Ad ogni passo, ovunque incorra
un cenno, un ricordo epigrafico o
pittorico della sua vita e della sua
personalità tanto famosa quanto am
bigua, sentiamo aleggiare il suo spi
rito di grande uomo d'armi.
Poiché, malgrado il severo giudizio
dei critici che lo accusano di inetti
tudine militare, specie nelTultimo
tratto della sua vita avventurosa,
Francesco Bussone rimarrà sempre
I immagine tipica del condottiero
italico nel confuso periodo dell’alto
medioevo.
In questo tratto di abitazioni,
|>oste quasi a bianco rammendo della
verde pianura, egli tentò i primi
passi, trascorse la sua fanciullezza
nel lavoro che tempra il corpo e lo
prepara alla lotta.
Di bassa origine, sin dalla prima
giovinezza si affermò per le sue doti
militari, prendendo parte attiva alle
lotte contro i nemici della patria,
ardimentoso nella mischia, domina
tore nel pericolo.
La sua stessa figura tozza e tar
chiata, semplice ma espressiva rivela
un carattere fermo e deciso, una
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