Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1050 / 1981 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1050 / 1981 Next Page
Page Background

I

ncedere in questa silenziosa cittadina, alle

prime ore del mattino, è come un andare

a ritroso nel tempo, un aggirarsi fra le mura, i

campanili, le viuzze tortuose e dai portici

bassi di un grosso borgo medioevale. Case

sgretolate, uniformi, che ostentano una serena

aria vetusta, sono ammassate sulla via come

una piccola folla in attesa di un corteo, in

un'atmosfera sapida di fumo acre e di grati

odori agresti. Persino qualche macchina che

passa nella sua indifferenza metallica, lungo la

via Nazionale, sembra un anacronismo, in

forte contrasto con l'austerità predominante nel

luogo. Questo perchè Carmagnola di oggi serba

ancora l'aspetto caratteristico di quella che fu

ieri, in ogni suo angolo più remoto. Solo un

brano di architettura moderna spezza la tra­

dizionale rigidità delle costruzioni cittadine,

arrecando una nota gaia e primaverile che ri­

chiama alla realtà del presente. È l'edifìcio

scolastico che sorge lungo il Parco della Ri­

membranza, a fianco del Municipio.

M

Le origini di questa antica

città piemontese van ricercate

nel tempo romano, risalendo

la corrente dei secoli fino al-

Liguri occupa­

vano quasi tutta l'Italia set­

tentrionale.

Forse i primi abitatori del­

l'odierno territorio di Carma­

gnola facevan parte della tribù

dei Yagienni stanziata lungo

la riva destra del Po. costi­

tuendo nella loro vita primi­

tiva e dedita ad attività agri­

cole. un villaggio che poi

soggiacque alla conquista dei

Romani.

Tutta una serie di docu­

menti archeologici sta a testi­

moniare la civiltà anteriore

del piccolo centro, sotto l'im­

pero dei Cesari. Anzi si vuole

che l'etimologia del nome

»Carmagnola

vada ricolle­

gata a un episodio particolare

della storia romana.

Il

patrizio

Manlio, allora governatore

delle provincie subalpine (cir­

ca 280) avendo condotto in

isposa Cara, nipote deH'impe-

ratore Caro, le dedicò alcune

città, come Carignano. Carisio,

fra cui il nostro »pagus » che

aveva già assunto le propor­

zioni di una fiorente cittadina.

Così daU'unione dei due nomi

«Cara-Manlio evidentemente

ebbe origine l'odierno appella­

tivo. passando attraverso le denominazioni

arcaiche di «Caramania • e • Caramaniola ».

* * *

Le vicende che si susseguirono alla deca­

denza dell'Impero e durante il periodo delle

dominazioni barbariche non sono per Carma­

gnola diverse da quelle di altre cittadine del

Piemonte. Dalla signoria dei Conti d'Auriate,

Carmagnola passò al dominio feudale dei Mar­

chesi d'Ivrea, dietro cessione di Corrado di

Germania, nel 1026. e, conseguentemente, a

tutta una successione derivata da questi an­

tichi signori del Piemonte.

Quali furono le sue condizioni, durante

questo lungo periodo che va fino al 1142, è

facile dedurle dall'organizzazione economica

del rigido sistema feudale, greve come un

incubo nella notte politica della nostra Italia

medievale. I marchesi di Saluzzo ne continua*

rono il dominio dei precedenti signori, fino